Chi siamo

Nel beghinggio di Dendermonde (Termonde)

Buon giorno. Mi chiamo Silvana Panciera e con l’aiuto del mio amico Philippe Hensmans ho deciso nel 2016 di creare questo sito per condividere i frutti di numerosi anni di ricerche sul movimento beghinale. Da qualche anno, anche un secondo amico, Antonio Regazzoni mi aiuta quando sono nei guai informatici. Il mio operatore di servizi è Register.it, una ditta seria e accessibile anche per telefono, di cui sono davvero soddisfatta

Il mio interesse per le beghine risale a una mostra tenutasi a Bruxelles nel 1994, dal titolo Il giardino segreto dell’anima, che portava su diverse forme di spiritualità femminile. Su un pannello della mostra si leggeva “Il movimento beghinale sarebbe forse il primo movimento femminista ? ”Questo interrogativo è stato il punto di partenza di una ricerca che continua da allora, che mi ha portato durante due anni a visitare tutti i beghinaggi del Belgio e che mi ha sempre più spinta a voler far conoscere  e riabilitare questa storia al femminile. Una forma di giustizia postuma verso grandi protagoniste, donne combattute, represse, misconosciute, ignorate  e a volte anche derise.

Eccone le tappe.

Nel 2009 esce in lingua francese Les béguines (Éditions Fidélité), un libro divulgativo che ottiene un notevole successo e viene ristampato nel 2012.

Nel 2010 viene prodotto il DVD All om all, Alla scoperta del movimento beghinale in Europa,  in quattro lingue (EN-FR-IT- NL), disponibile su Youtube.

Nel 2011 l’editrice Gabrielli pubblica l’edizione italiana, Le beghine. Una storia di donne per la libertà, con la prefazione di Marco Vannini.

Nel 2013, sono pronte due traduzioni, in inglese e in tedesco. La prima The Beguines è disponibile su formato ebook.
L’edizione tedesca Die beginen (Edition Octopus) esce in forma cartacea nell’aprile 2014, ma è ad oggi esaurita.

Nel 2015, è la volta di Tre voci per l’amore, in collaborazione con l’iconografa Martina Bugada, dove figurano le icone e un’antologia di testi di tre celebri beghine : Mechthild di Magdeburg, Hadewijch e Marguerite Porete.

Il 2021 segna un passaggio importante nella diffusione delle mie ricerche. Dopo anni di nuove scoperte e di importanti approfondimenti raccolti dagli studi ininterrottamente proseguiti, ho potuto rielaborare l’intera stesura del mio libro e offrirne una nuova edizione, questa volta anche in lingua spagnola.

Realizzata grazie alla collaborazione di Sandra Almeyda, l’edizione spagnola “Las beguinas. Mujeres por la libertad”, disponibile in formato ebook, è la prima delle quattro e si onora della prefazione del Professore Manuel Castells.

Seguirà la versione in inglese, grazie all’ammirevole contributo benevolo dell’amico Graham Keen che ha tradotto il testo nella sua lingua materna. La nuova edizione inglese è anch’essa disponibile in formato ebook e include la prefazione dell’eminente professore Manuel Castells.

 

Rivisto da Monique Van Lancker, il testo sarà poi edito da ALMORA nella nuova edizione in francese con il titolo “Les beguines. Une communauté de femmes libres”, acquistabile sul sito dell’editore.

L’ebook può essere richiesto su questo sito: https://www.eyrolles.com/Loisirs/Livre/les-beguines-une-communaute-de-femmes-libres-9782351185063/

Infine, nel giugno 2022 esce la nuova edizione in lingua italiana presso Gabrielli Editore, con la prefazione di Marco Vannini. Il libro Le beghine.Una storia di donne per la libertà è acquistabile, sia in formato cartaceo che ebook, sul sito dell’editore, cliccando sul titolo.

 

Dal 2014, grazie alla Beguines Newsletter , invio mensilmente  informazioni sul movimento beghinale di ieri e di oggi.

Beghinaggio di Anversa
Statua di beghina

Dal 2016, ho intrapreso la realizzazione e il costante aggiornamento di questo sito.
In esso é  racchiuso l’omaggio a quelle decine di migliaia di donne che dalla fine del 1100 alla fine del 1900, hanno vissuto un’avventura esistenziale da molti osteggiata, da troppi ignorata e da alcuni anche derisa. Esse avrebbero invece molto da insegnare a noi donne e uomini del XXI° secolo sulle profondità dell’amore e sulla santificazione nella libertà.

In questo breve video, potete vedere la presentazione del libro “Le Beghine”, presso la Biblioteca diocesana di Brescia, il 13 luglio 2016:

La Newsletter

La Beguines Newsletter  vi informa sui beghinaggi e sulle beghine di ieri e di oggi. È redatta da Silvana Panciera e riletta da Bernard Van Meenen (per la lingua francese) e Graham Keen (per la lingua inglese). Vive grazie alle notizie che voi ci inviate. Grazie di collaborare inviando informazioni su questi temi a  info@beguines.info

Iscriversi alla Newsletter è anche un modo per restare in contatto.  Per iscriversi, cliccare sul link e poi verificare la propria email per conferma https://dashboard.mailerlite.com/forms/748160/110312378445334245/share 

Ecco le più recenti Newsletters con tra parentesi  il mese e l’anno del loro invio:

Breda Begijnhof’s news (January 2025)
Breda Begijnhof

Il colloquio internazionale organizzato nel 2017 per i 750 anni del beghinaggio di Breda – https://begijnhofbreda.nl – mi ha permesso da allora di restare in contatto con questa magnifica esperienza beghinale storica. A Breda come ad Amsterdam, i due soli beghinaggi rimasti nei Paesi Bassi, vi abitano solo donne. Nel beghinaggio di Breda vi sono 29 modeste abitazione, una casa della grande dama, un prato oggi destinato alle coltura delle piante medicinali, due chiese e un museo.
Da alcuni anni è in corso un’importante ristrutturazione del polo museale dedicato al patrimonio e alla cultura delle beghine e al loro mondo, sia nei Paesi Bassi che altrove. Al primo piano del nuovo museo, una mostra descriverà il legame speciale tra il Beghinaggio di Breda e la famiglia Oranje-Nassau. Al piano terra, una serie di oggetti religiosi saranno esposti all’interno del prototipo di una “casa della beghina”. La fine dei lavori essendo prevista entro il 2025, la nuova sede dovrebbe essere prossimamente inaugurata.
Tutte queste e tante altre impeccabili iniziative realizzate nel beghinaggio (concerti, mostre, celebrazioni liturgiche, partecipazione alla Giornata aperta del Monumento) hanno trovato in Ed.C.M. Wagemakers il leader ideale che con passione e dedizione le ha attentamente promosse e guidate insieme al Direttore del beghinaggio Martin Rasenberg, con la collaborazione delle residenti.
È con grande gioia che apprendiamo che il 26 settembre 2024 E.C.M. Wagemakers è stato insignito dal vescovo di Breda, Mons. J.W.M. Liesen, dell’alta distinzione papale di cavaliere dell’Ordine del Santo Papa Silvestro. “Il signor Wagemakers ha ricevuto questo premio principalmente per il suo grande coinvolgimento nel beghinaggio di Breda, una delle più antiche persone giuridiche nei Paesi Bassi, di cui è stato membro del consiglio di amministrazione tra il 1997 e il 2024 e poi presidente nel periodo 2003-2024. Tra le altre cose, ha guidato la creazione di una serie di libri sul Begijnhof, la digitalizzazione degli archivi del beghinaggio, la grande celebrazione del 750° anniversario nel 2017 e la realizzazione del Nuovo Museo del Begijnhof”.
Congratulazioni vivissime all’affascinante Presidente e “sempre avanti”.

JULIAN of NORWICH, a new translation (December 2024)
David Holgate’s Statue of Julian, outside Norwich Cathedral, completed in 2000 (Wikipedia)

Durante 7 giorni di malattia nel maggio 1373, all’età di poco più di 30 anni, Juliana di Norwich riceve 16 rivelazioni sulla passione di Cristo e la Trinità. Prenderà poi 20 anni per trascriverle. A una prima “breve” redazione segue infatti quella “lunga”, cioè quella che oggi ci è stata tramandata e che Marco Bosio traduce con il titolo “Rivelazioni dell’Amore”. Grazie a questa attuale preziosa edizione, abbiamo la possibilità di avere “in Appendice la versione in Middle English di Serenus de Cressy del 1670 che riprende l’originale scritto dalla stessa Juliana andato perduto”, come si legge nell’iniziale Nota dell’Editore Pasquale Chiaro. Nella sua cella di pochi metri quadrati adiacente alla chiesa di Saint Julian nella località di Norwich, all’epoca seconda solo a Londra per numero di abitanti, Juliana vive una vita da anacoreta. Marco Bosio nell’introduzione descrive alcuni aspetti peculiari della sua biografia, tra i quali, prima della scelta di reclusa, la sua possibile permanenza nell’ordine benedettino, forse attraverso l’abbazia benedettina di Carrow, da cui dipendeva la chiesa di Saint Julian. Marco Bosio allude anche a una sua possibile origine ebraica, seguendo in questo l’ipotesi proposta dalla studiosa Julia Bolton Holloway.
Prima di mettere in luce quelle che sono a mio avviso le principali qualità di questa traduzione e non potendo qui riassumere i contenuti delle sue 16 visioni, invito a ripercorrere brevemente la vita e l’opera di Juliana nella scheda a lei dedicata nel sito Beguines.info : https://beguines.info/?page_id=2339&lang=it

La traduzione di Marco Bosio ha delle innegabili qualità di chiarezza e di ricerca di conformità al testo iniziale, al punto di riprendere tale e quale la punteggiatura inglese, che differisce da quella italiana, e mantenendo una voluta scrittura “colloquiale”, proprio come nell’originale stile espositivo di Juliana. Inoltre per ogni termine che poteva essere tradotto in diversi modi, Marco Bosio inserisce una nota in cui spiega la ragione della scelta di quel termine tra i vari possibili sinonimi. Si percepisce la sua profonda amicizia spirituale con Juliana forse anche in ragione del loro inserimento nell’ordine benedettino di cui Marco Bosio è oblato e nel quale Ordine Juliana ebbe un ipotizzabile soggiorno. “Se guardo a Juliana, mi scrive Marco Bosio, percepisco una donna che è andata oltre: partita dalla tipica pietà per il Cristo e le sue sofferenze, dall’imitazione di queste stesse, Juliana si trova in qualcosa di assolutamente inatteso, che poi comunica in modo diretto, immediato, spontaneo, ma mi sembra anche in modo molto personale, individuale.”.
Non viene invece riferita nessuna menzione della possibile vicinanza di Juliana al movimento beghinale come invece a me sembrerebbe plausibile.
Da un punto di vista letterario il libro delle Rivelazioni è il più antico testo scritto in inglese da una donna. E dal punto di vista della letteratura mistica femminile è uno dei pochissimi testi dell’epoca in cui le proprie esperienze mistiche venivano scritte direttamente dalla donna che le viveva.

Durante il Covid il mantra “alla fine tutto sarà bene” si era imposto forse ignorando che questa espressione è uno dei cardini della teologia di Juliana “all shall be well”, una certezza che regolarmente riecheggia nella sua opera insieme all’eterna protezione che ci è garantita da Cristo, nostra Madre. Ma Marco Bosio allarga il senso di questo “tutto sarà bene” riportandolo all’idea di un ordine universale per cui si potrebbe più appropriatamente dire “alla fine tutto sarà al suo giusto posto”.

Per ottenere il libro Juliana di Norwich, Rivelazioni dell’amore, introduzione e traduzione di Marco Bosio, Edizione Appunti di viaggio, Roma 2024, oltre che nelle librerie, ci si può rivolgersi all’Editore :laparola@appuntidiviaggio.it – 00 39 06 47825030 o acquistarlo direttamente presso una delle più conosciute librerie dell’e-commerce. Un bel regalo di ottimismo per chiudere questo martoriato 2024 e aprire il 2025 con accresciuta fede.

Questo è anche il mio più sincero augurio per voi.

Agnes Blannbekin’s life and visions (2024 November)

La ricezione dell’esperienza della beghina Agnes Blannbekin viene ad allargare la conoscenza di quel vasto e affascinante mondo delle beghine”. Così scrive Luciano Bertazzo nell’introduzione al testo “Un mistico vedere. Vita et Revelationes della beghina viennese Agnes Blannbekin (+1315)”. Lo stesso autore ha curato la traduzione in italiano dei pensieri che la beghina Agnes dettò ad un non meglio identificato “scriptor” Ermenricus, un francescano del convento viennese di Santa Croce. Trascrittore o forse anche suo confessore ? La questione resta aperta. Grazie a questa trascrizione in latino semplice disponiamo di 235 brani in cui vengono riportate le visioni, le annotazioni e più in generale le esperienze mistiche della beghina Agnes da lei descritte in lingue vernacolare tedesca nell’arco di tempo dal 1281 al 1294.
Nata da una famiglia contadina di Plumbachek tra il 1240 e il 1250, Agnes si trasferì a Vienna per poter più spesso ricevere l’eucarestia. Nel brano 39 delle trascrizioni leggiamo: “ Aveva 11 anni quando iniziò ad ardere di una grande devozione per il corpo del Signore…Desiderava quanto più rapidamente possibile diventare beghina per poter comunicarsi più spesso” (p.31). A Vienna visse insieme con un’altra beghina godendo però di una sua autonomia logistica. Disponeva anche di un oratorio dove pregava l’ufficio quando non poteva farlo insieme ai frati francescani. Era infatti molto vicina al mondo francescano tanto da far pensare che ne fosse anche una terziaria.
Incentrata sull’Eucarestia, Agnes trascorreva molte ore della sua giornata assistendo successivamente alle celebrazioni eucaristiche in tre diverse chiese di Vienna. Grazie alla sua figura e alla trascrizione dei suo “appunti” siamo certe di una presenza beghinale anche a Vienna.

Errata corrige agosto 2024: Cliccate qui per leggere l’introduzione di Tanya Stabler Miller alla traduzione inglese del romanzo di Aline Kiner.

The CIPO is born (October 2024)

Il CIPO – Centro di Interpretazione de Proto-beghinismo di Oignies – è stato ufficialmente inaugurato il 23 agosto 2024 e Graham Keen non è mancato all’appuntamento. Grazie a lui e ai suoi contatti abbiamo resoconti e foto.
La gestazione del CIPO ha preso tempo. È iniziata nel 2017 con una proposta di Rita Fenendael rivolta ai/alle parrocchiani/e di Oignies e a quanti erano disposti a spendersi per recuperare il patrimonio artistico e religioso del Priorato di Oignies. Il progetto ha col tempo coinvolto tanti partener, anche istituzionali, ripresi nel pieghevole, ciascuno dei quali ha portato il suo prezioso contributo, sia di rinnovo della chiesa, sia di presentazione del patrimonio artistico, sia di informazione sul proto beghinismo che proprio da qui è partito. Questa è per l’appunto la missione del CIPO che attualmente si compone di una decina di volontari. Nella prima parte della navata centrale della rinnovata chiesa è stato allestito lo spazio di informazione che comporta una quarantina di pannelli, diversi video e altro materiale cartaceo. La celebrità di questo luogo tiene molto al fatto che qui era venuta a vivere come reclusa gli ultimi 6 anni della sua breve vita (1177-1213) la prima beghina storicamente accertata : Marie che sarà poi identificata con il nome di Marie d’Oignies, benché nata a Nivelles. Cliccate qui per farne conoscenza. La sua eredità spirituale illumina la prima fase di vita del movimento beghinale e delle sue vibranti protagoniste. Un aspetto molto commovente di questa vicenda è l’epilogo terrestre della profonda amicizia spirituale che unì Marie a Jacques de Vitry, suo agiografo e grande difensore del movimento beghinale: le loro spoglie sono riunite nella chiesa e lì proiettate nell’eternità.

Il CIPO è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17 ed è contattabile a questo numero 00 32 69 452 654 o a questa email contact@cipo.be
Per seguire il progetto vedi la pagina Facebook CIPO Oignies https://www.facebook.com/profile.php?id=100082142693055&locale=fr_FR

I nostri più sincerii rallegramenti con i fervidi auguri di raggiungere tante persone e di far nascere vivaci progetti,

Happy birthday to Saint Amand beguinage (September 2024)

Festeggia il suo 150° compleanno, ma è comunque il più giovane dei beghinaggi storici. La sua storia è turbolenta. Il beghinaggio di Mont Saint-Amand sostituisce quello di Santa Elisabetta, fondato nel 1234. Nel 1872, la decisione del consiglio comunale obbligò il beghinaggio a evacuare il luogo. Così, il 29 settembre 1874, le ultime 300 beghine, accompagnate da una grande folla, furono condotte in corteo da un centinaio di carrozze di dame dell’alta società e dai loro equipaggi fino alla nuova residenza di Mont Saint-Amand. Il conte Engelbert d’Arenberg aveva acquistato un grande appezzamento di terreno di 8 ettari fuori dalla città di Gand, a Sint-Amandsberg, per costruire un nuovo beghinaggio, con 80 case, 14 conventi (case di comunità), un’infermeria con cappella, la casa per la Magistra e la chiesa. La prima pietra del nuovo beghinaggio fu posta nel maggio 1873, quella della chiesa il 29 settembre 1873 e esattamente un anno dopo, 600 beghine e altre 100 donne (madri, sorelle, nipoti e domestiche) si stabilirono in questo vasto sito, circondato da un muro di cinta di 1.070 metri con 2 porte d’ingresso, e con al suo interno 8 strade e diversiprati. A partire dal 1930, il numero delle beghine cominciò a diminuire drasticamente: 75 nel 1965, 45 nel 1972 e non più di 10 nel 1987. Oggi più nessuna. Ma il beghinaggio mantiene uno stile “non profit”. Le associazioni che desiderano stabilirvisi devono avere uno scopo sociale e/o culturale. Buon compleanno al nostro sempre vivo beghinaggio.
Per il programma del 29 settembre e attività correlate:
https://grootbegijnhof.wixsite.com/home/activiteiten
Per un’eventuale visita guidata: Cecile Vanooteghem <cecile.vanooteghem@gmail.com> oppure Graham Keen <grahamfranciskeen@gmail.com>
Per immergervi nell’atmosfera: https://www.youtube.com/watch?v=v73rVerd2xY il bellissimo video prodotto da Catherine Boone, con musica dalla lista dei creatori di Youtube.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio che si svolgeranno il 21 e 22 settembre 2024, l’associazione Mémoires d’elles, che lavora per far conoscere e riconoscere le beghine della Provenza, ospiterà uno stand presso l’Abbazia del Thoronet (Var). Una grande occasione per scoprire Douceline, la prima beghina della Provenza e tutte le attività dell’associazione situata nel cuore della Sainte Baume: conferenze, passeggiate meditative, trattamenti di unzione e laboratori olfattivi. Per ulteriori informazioni: https://association-memoires-delles.webnode.fr/stages-conferences-et-salons-2024/

Beguines in the literature (August 2024)

La segnalazione di Milena Garavaglia mi ha fatto conoscere il romanzo storico Io, Partenope di Sebastiano Vassalli, Ed. Rizzoli, 2015. Il libro, scrive Milena “descrive la vita di Suor Giulia, bizzoca – terziaria francescana, suora di strada nel napoletano del 1600, la quale aveva fondato una comunità di preghiera a cui aderiranno molte persone, laici e religiosi.Suor Giulia (detta Partenope) sarà processata dal Tribunale dell’Inquisizione e si salverà dal rogo abiurando“. Un grande grazie a Milena per questa sua utile segnalazione, tanto più in questo tempo di vacanze, tempo propizio alla lettura.
Ne approfitto allora per aggiungere alcuni altri titoli di narrativa che hanno le beghine tra i loropersonaggi o nel loro titolo: Les très belles heures de mademoiselle Symphorose, béguine di Felix Timmermans, tradotto per la prima volta in francese nel 1923, oggi disponibile presso Erik Tonen Book 2002, in cui si racconta di una beghina che si innamora. Il romanzo di Jean-Claude Bologne, Le dit des Béguines (Denoël, 1993) e la raccolta di novelle di Georges Rodenbach, Musée des béguines, 1894, (nuova edizione 2024, Ed.Séguier). Le rempart des béguines di Françoise Mallet-Joris (Julliard, 1951): in realtà il riferimento alle beghine è dovuto solo al nome della via dove si svolge il racconto.
Una menzione speciale va al magnifico e già spesso ricordato romanzo storico di Aline Kiner, La nuit des béguines, disponibile anche in italiano (La notte delle beghine, Neri Pozza, 2018). In seguito all’ottima notizia comunicatami da Susan Emanuel, sappiamo che è ora disponibile anche in inglese. Susan ne è stata la traduttrice ed ha collaborato con la storica Tanya Stabler Miller autrice di The Beguines of Medieval Paris. Gender, Patronage, and Spiritual Authoritya, la quale aveva scritto un’introduzione purtroppo non ripresa nella pubblicazione finale, ma qui disponibile : Introduction by Tanya Stabler..
Il libro ha però, a mio parere, un terribile limite. Per decisione dell’editore, si presenta col titolo del libro di Marguerite Porete, Lo specchio delle anime semplici, The mirror of simple souls, il che è davvero sconcertante. Lo potete trovare a questo link https://pushkinpress.com/?s=The+Mirror+of+Simple+Souls
Certamente l’ottima traduzione di Susan offrirà ad un pubblico anglofono la magia di quanto accadeva a Parigi nel Grande beghinaggio e nei suoi dintorni ai tempi della condanna di Marguerite Porete (+1310).

Encounter Melissa Febos (July 2024)

Nel luglio 2022 ho avuto una speciale sorpresa. La già ben conosciuta scrittrice americana e docente presso l’università di Iowa Melissa Febos mi chiedeva informazioni sulle beghine e in particolare sul loro impegno di castità. Melissa stava indagando sulle forme di castità scelte dalle donne nella storia ed aveva così incontrato anche le beghine.
Per approfondire il suo studio stava programmando un viaggio nel nord Europa per conoscerle più da vicino. Per ora raccoglieva informazioni. E così abbiamo deciso di avere un incontro online che potete ascoltare a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=dI94uYv-5KU Il titolo del video è Celibacy and chastity in the Beguines’ style of life.(Celibato e castità nello stile di vita beghinale).
In seguito ho ricevuto un lungo articolo, frutto del suo viaggio e delle sue riflessioni. Melissa e la rivista di viaggi AFAR hanno gentilmente voluto condividerlo con noi della Beguines Newsletter. Lo trovate cliccando a questo link: https://www.afar.com/magazine/at-beguinages-in-belgium-finding-history-feminism-and-freedom. Qui trovate la traduzione italiana operata da Google translator. Questo articolo, oltre che portarci nei beghinaggi da lei visitati, annoda le scelte di vita dell’autrice ai valori che lei riconosce alle beghine: indipendenza, creatività, servizio e amore. E descrive con sincerità alcuni passaggi della sua vita amorosa di cui anche quello della castità ha fatto parte. Ricerca e maturazione per vivere e non smettere di voler costruire un profondo amore.

The Beguines Synod in Bologna (June 2024)
PURTROPPO   IL  SINODO  È  STATO  ANNULLATO

Una forte ispirazione fa naturalmente scaturire una iniziativa. Così è accaduto per il Primo Sinodo delle beghine. Dopo aver ufficialmente palesato la sua scelta di beghina, coltivata durante diversi anni, Simonetta Pirazzini ha sentito che il suo impegno doveva portare a una migliore conoscenza e a una più intensa coordinazione tra le le donne che trovano nelle beghine una fonte di ispirazione e a volte anche di identificazione per le loro scelte di vita. Con l’aiuto di alcune amiche, Simonetta ha costituito il Comitato LA VIA DELLE BEGHINE e ha lanciato l’iniziativa del Sinodo delle Beghine. Il Sinodo di respiro europeo si terrà a Bologna dal venerdì 6 alla domenica 8 settembre. Diverseopzioni di partecipazione sono indicate nella scheda di iscrizione.
La parola sinodo significa camminare insieme e per questo occorre conoscersi, confrontare le proprie pratiche e trovare delle convergenze per la crescita del moderno movimento beghinale. Il sabato mattina grazie agli interventi di Adriana Valerio, Brita Lieb e Francesca Barresi saranno presentate le beghine storiche e moderne e tra queste ultime una in particolare: Romana Guarnieri che identificò in Marguerite Porete l’autrice dello Specchio. Poi nel pomeriggio seguiranno i laboratori di condivisione intorno a importanti questoni relative alla crescita del movimento beghinale. Siete tutte calorosamente invitate a partecipare a questo primo Sinodo multilingue di cui trovate il programma e le indicazioni pratiche sulla scheda di iscrizione al seguente link https://forms.gle/1e2MpLaMdf7mTPxQ9 .L’iscrizione sarà da rinviare cliccando su Invia (Envoyer) preferibilmente entro il 30 giugno. L’iscrizione sarà confermata dopo il versamento di € 20,00 sul C/C intestato a La Via delle Beghinepresso Emilbanca IBAN IT20Y0707202409000000744211
Per contatti e informazione scrivere a : sostareallapresenza@gmail.com

Percorriamo insieme La Via delle Beghine.

A new Beghard in Belgium (May 2024)
Louis C. (2024)

Segno dei tempi o solo notizia di cronaca ? In ogni caso, la decisione di Louis C. di fare professione di Begardo il 28 maggio davanti a un’autorità ecclesiastica non sarà l’unica prima a cui assisteremo in futuro. Il mondo beghinale offre infatti la possibilità di un prolungato impegno spirituale e religioso laico, all’insegna di un’altrettanta marcata libertà di ricerca personale. Oggi Louis ha 36 anni e vive a Bruxelles. È nato in Africa ed è il quinto di sei figli di una famiglia molto originale per le tre diverse confessioni cristiane presenti in essa: cattolica, evangelica e anglicana (madre, padre, nonno paterno). É stato quindi immerso nell’ecumenismo fin dalla prima infanzia. Ogni domenica i tre culti venivano onorati con la partecipazione alle tre funzioni religiose delle tre diverse Chiese. Non sorprende quindi che la questione vocazionale sia stata al centro della sua storia. La sorpresa nasce dalla sua scelta finale, maturata dopo tanti esercizi spirituali, visite a diversi monasteri e accompagnamento spirituale, in particolare all’interno della famiglia domenicana, tradizionalmente vicina al mondo beghinale. A ciò contribuì infine anche la sua professione nel settore alimentare, orientata alla fermentazione, che lo portò nel cuore della produzione della birra di cui divenne artigiano creativo. Attualmente sta sviluppando una nuova birra, il suo sostentamento ma anche il suo legame simbolico con la produzione monastica della grande tradizione birraria del nord Europa e del Belgio in particolare. “Celtico Nero”, come ama definirsi, non potrebbe vivere altrove se non in Belgio. E poiché un amico prete gli avrebbe detto un giorno “saresti stato un magnifico Begardo”, questa esclamazione ha trovato la sua strada: Louis farà la sua professione adottando la propria “Carta” di impegno. Un altro impegno che ha chiaramente fatto suo è l’appello di Papa Francesco ad “andare nelle periferie” per incontrare coloro che lottano per la propria sopravvivenza, coloro per cui il mondo beghinale ha continuato ad occuparsi durante i suoi otto secoli di esistenza.

A te, caro Louis, i nostri migliori auguri per questo impegno che certamente “fermenterà” la tua vita, ma anche la nostra e quella delle persone che incontrerai. Per mandargli un messaggio: Louis C. <l.c.l@mail.ch>

La Carta del Begardo Louis
La vocazione di Begardo consiste nel vivere nel cuore del mondo attraverso la preghiera e il lavoro santificato, con il Vangelo come unica regola di vita al servizio della vita religiosa individuale. L’assenza di una casa comune implica case vicine, attorno ad una parrocchia dove ogni Begardo si impegna secondo la propria disponibilità in uno spirito di solidarietà. Il Begardo promette di amare Dio con tutto il suo essere e di abbandonarsi totalmente a Lui. Promette probità e sottomissione a Dio.

Beguines’ Remembrance Day (April 2024)

Molte persone vorrebbero che il 14 aprile fosse istituito come Giornata in Memoria delle Beghine. Tra queste promotrici troviamo Debby Van Linden   (https://begijnhovenqueeste.wordpress.com) che nel 2015 ha aperto una pagina Facebook in olandese e inglese che si può visitare e seguire cliccandohttps://www.facebook.com/profile.php?id =100064861351590
Per contatti: begijnhovenqueeste@gmail.com

Il 14 aprile 2013 è infatti la data della morte dell’ultima beghina storica del mondo, Marcella Patijn, della quale Dominique Costermans ha tracciato il seguente profilo pubblicato sulla rivista L’appel nel giugno 2022: https://beguines.info /wp-content/uploads/2017/08/Appel-2022.pdf
“La vita semplice di Marcella Pattyn non avrebbe attirato l’attenzione degli enciclopedisti se non fosse stata l’ultima beghina al mondo. Nata nel Congo Belga nel 1920, la sua cecità ha ostacolato la sua vocazione di suora missionaria. Fu in seguito ad una donazione di una delle sue zie al beghinaggio di Gand che poté unirsi al beghinaggio di Saint-Amand nel 1941. Vent’anni dopo, lo lasciò per quello di Courtrai dove visse una vita di servizio e di preghiera, dedicandosi al lavoro a maglia, alla tessitura, all’organo, al pianoforte e alla fisarmonica. A ottantasette anni andò in una casa di riposo, sempre a Courtrai. Morì lì nel 2013, all’età di novantadue anni. “D’ora in poi”, scrive la famosa rivista inglese The Economist, “in questo tesoro nascosto nel cuore delle città fiamminghe che sono i beghinaggi, le donne velate che vediamo andare a messa, o attaccare malvarose ai loro abiti scuri e ai loro soggoli bianchi, non sono altro che fantasmi. »
Non vi dimenticheremo.

A very active spring (March 2024)

Molte sono le attività che ci aspettano nella prossima primavera. Anche la stagione ha certamente contribuito al risveglio delle nostre energie. Ecco le segnalazioni di cui ho avuto notizia.
Il giardino delle beghine di Mantova ci propone diversi momenti di condivisione intorno al bellissimo tema “pregare donna” con l’intento di dare “una nominazione al femminile del proprio pensare, credere, pregare”. Nella locandina qui a fianco  troverete tutte le informazioni per gli appuntamenti del 16 marzo e del 25 maggio che avranno luogo a Mantova Le registrazioni dei primi incontri sono disponibili sul canale youtube del Giardino. www.nelgiardinodellebeghine.it

Dall’Italia alla Germania: la Dachverband-der-beginen propone il suo annuale Beginen reise, dal 29 aprile a 2 maggio, con destinazione Olanda e Belgio, Saranno visitati i seguenti beghinaggi: Breda, Hoogstraten, Leuven, Aareschot, Brugge e Turnhout. Le visite saranno accompagnate da persone esperte. Per informazioni, contatti e iscrizioni rivolgersi a brigitte.lambsheim@web.de
https://www.dachverband-der-beginen.de/beginenprojekte
ATTENZIONE: le iscrizioni chiudono il 15 marzo.

Passiamo ora alla Francia. Il beghinaggio di Saint Martin du Lac propone il 6 e 7 aprile un seminario animato da Rita Fenendael dal titolo “Le beghine. Ieri e oggi”.
Nel pieghevole Séminaire du printemps 
St Martin du Lac troverete le informazioni utili all’iscrizione, la presentazione della beghina Rita, il programma e l’itinerario. Anche qui le iscrizioni devono arrivare prima del 28 marzo, inviandole al seguente indirizzo: Beguinage St.Martin du Lac <beguinage.71110@gmail.com>

A tutte queste importanti iniziative, tanti auguri di una bella realizzazione.
E tanti auguri a tutte per la nostra festa dell’8 marzo…Sempre avanti !

Sylvain Piron & Christina (February 2023)

É un vero peccato che il libro in francese di Sylvain Piron/ Thomas de Cantimpré, con la collaborazione di Armelle Le Huërou, Christine l’Admirable. Vie, chants et merveilles (Cristina l’Ammirabile. Vita, canti e prodigi) (éd. Vues de l’esprit, Bruxelles, 2021) abbia per ora solo una traduzione italiana disponibile su questo sitohttps://ed.bibliotecafrancescana.it/prodotto/vita-di-cristina-lammirabile/?v=78533df0a516. Questo lavoro è infatti un prezioso spaccato della vita di questa impressionante beghina che tra fascinazione e terrore soggiogò le persone che la incontrarono durante la sua vita (ca1160-1224) al punto di ricevere l’appellativo di Ammirevole. Per una sua breve biografia cliccate su https://beguines.info/?page_id=2132&lang=it Basandosi sul confronto dei 17 manoscritti integrali in latino della Vita Beate Cristine, cioè iltesto redatto dal domenicano Thomas de Cantimpré, Il medievalista Sylvain Piron, Direttore di studi all’École des hautes études en sciences sociales (Paris),valendosi della collaborazione di Armelle Le Huërou., ha cercato, da studioso com’è, di trovare una linea di demarcazione tra il reale vissuto della Beata e le costruzioni fantasiose che addobbano ogni fenomeno prodigioso. E di prodigioso nella vita di Cristina ce n’è davvero tanto, a cominciare dal suo primo ritorno dalla morte, al suo volare sui rami degli alberi, a mettersi nei forni ardenti o a restare per giorni nell’acqua ghiacciata del fiume. Sylvain la qualifica di “professionista dell’al di là” e rivendica il diritto di una ricerca che definisce“scienza sociale delle pratiche dell’invisibile”. Con quale diritto infatti l’invisibile dovrebbe essere qualificato di irreale ? Non possiamo che essere in completa sintonia con questo filone di ricerca e augurarci che possa sfociare su molte realizzazioni.

Per le persone che non possono accedere al libro (in francese o in italiano) ho preparato un testo in inglese in cui ho raccolto quelli che mi sono sembrati gli spunti più interessanti del libro di Sylvain Piron. Troverete questo mio testo Christine the Astonishing by Silvain & Silvana, cliccando su https://beguines.info/wp-content/uploads/2017/08/Christina-the-Astonishing-by-SylvainSilvana.pdf

It’s time for greetings and gifts (January 2024)

Questo messaggio vi arriva nei primi giorni del 2024 perché volevo augurare ad ogni persona che mi legge di accogliere questo nuovo anno con la rinnovata fiducia e speranza che il Natale ci porta: il male non avrà l’ultima parola.
Tempo di auguri, ma anche di doni. Nella mia esperienza di bambina i regali li portava la Befana, una strega buona, che volando sulla sua scopa lasciava in ogni parte del mondo un regalo e delle leccornie nella calza appesa al camino. Ora anch’io vorrei farvi qualche regalino beghinale, uno per ogni lingua, sperando che siano graditi. Mi scuso con le beghine tedesche per le quali non ho trovato un regalo nella loro lingua, ma spero potranno avvalersi di quello inglese.

In italiano trovate un mio sintetico intervento di 26 minuti sull’identità delle beghine storiche. E’ stato realizzato via zoom in occasione del primo incontro tenutosi il10 giugno 2023 a Mantova Nel Giardino delle beghine sul tema “essere beghina oggi”. Rispondeva alla domanda:  quali aspetti definivano l’identità delle beghine storiche. https://youtu.be/yB95Y5ceq1E
In francese potete ascoltare il recentissimo podcast di circa 30 minuti Béguinages, Solidarités, Pèlerinages, della trasmissione messa in onda il 17 dicembre 2023 sul canale 1 della radio televisione svizzera.  Il giornalista Matthieu Wirz ha incontrato le beghine del beghinaggio di St Martin du Lac, nel sud della Borgogna, e ha realizzato un ispirante reportage a partire dalla loro quotidianità. In chiusura c’è un mio breve commento.
https://www.rts.ch/audio-podcast/2023/audio/beguinage-solidarite-pelerinage-27460004.html?id=27460001
In inglese grazie a Graham che me lo ha fatto conoscere, possiamo ascoltare il podcast di circa un’ora che la BBC (radio Four) ha dedicato a Julian di Norwich intervistando molte persone studiose di questa reclusa. Personalmente la considero iscrivibile nel movimento beghinale per la sua mistica cristocentrica dall’impronta materna e famigliare, contrassegnata da un ottimismo che il secolo di sventure in cui è vissuta certo non incoraggiava.
https://www.bbc.co.uk/programmes/m001rgs4

Segnalo inoltre con gioia che a Parma, su iniziativa del Teatro Europa, nel quadro della loro iniziativa Femminile occidentale. Amanti Guerriere- sguardi sul misticismo femminile saranno presentate Julian of Norwich (3-4 febbraio) Mechthild von Magdeburg (9-11 febbraio) e Hildegard von Bingen (23-24 febbraio)
Per informazioni : il loro sito https://www.europateatri.it/stagione-serale-2/, o europateatri.pr@gmail.com o 00 39 0521243377

 

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