Chi siamo

Nel beghinggio di Dendermonde (Termonde)

Buon giorno. Mi chiamo Silvana Panciera e con l’aiuto del mio amico Philippe Hensmans ho deciso di creare questo sito per condividere i frutti di numerosi anni di ricerche sul movimento beghinale. L’informazione è “open free”, ma grazie di citarne la fonte.

Il mio interesse per le beghine risale a una mostra tenutasi a Bruxelles nel 1994, dal titolo Il giardino segreto dell’anima, che portava su diverse forme di spiritualità femminile. Su un pannello della mostra si leggeva “Il movimento beghinale sarebbe forse il primo movimento femminista ? ”Questo interrogativo è stato il punto di partenza di una ricerca che continua da allora, che mi ha portato durante due anni a visitare tutti i beghinaggi del Belgio e che mi ha sempre più spinta a voler far conoscere  e riabilitare questa storia al femminile. Una forma di giustizia postuma verso grandi protagoniste, donne combattute, represse, misconosciute, ignorate  e a volte anche derise.

Eccone le tappe.

Nel 2009 esce in lingua francese Les béguines (Éditions Fidélité), un libro divulgativo che ottiene un notevole successo e viene ristampato nel 2012.

Nel 2010 viene prodotto il DVD All om all, Alla scoperta del movimento beghinale in Europa,  in quattro lingue (EN-FR-IT- NL), disponibile su Youtube.

Nel 2011 l’editrice Gabrielli pubblica l’edizione italiana, Le beghine. Una storia di donne per la libertà, con la prefazione di Marco Vannini.

Nel 2013, sono pronte due traduzioni, in inglese e in tedesco. La prima The Beguines è disponibile su formato ebook.
L’edizione tedesca Die beginen (Edition Octopus) esce in forma cartacea nell’aprile 2014, ma è ad oggi esaurita.

Nel 2015, è la volta di Tre voci per l’amore, in collaborazione con l’iconografa Martina Bugada, dove figurano le icone e un’antologia di testi di tre celebri beghine : Mechthild di Magdeburg, Hadewijch e Marguerite Porete.

Il 2021 segna un passaggio importante nella diffusione delle mie ricerche. Dopo anni di nuove scoperte e di importanti approfondimenti raccolti dagli studi ininterrottamente proseguiti, ho potuto rielaborare l’intera stesura del mio libro e offrirne una nuova edizione, questa volta anche in lingua spagnola.

Realizzata grazie alla collaborazione di Sandra Almeyda, l’edizione spagnola “Las beguinas. Mujeres por la libertad”, disponibile in formato ebook, è la prima delle quattro e si onora della prefazione del Professore Manuel Castells.

Seguirà la versione in inglese, grazie all’ammirevole contributo benevolo dell’amico Graham Keen che ha tradotto il testo nella sua lingua materna. La nuova edizione inglese è anch’essa disponibile in formato ebook e include la prefazione dell’eminente professore Manuel Castells.

 

Rivisto da Monique Van Lancker, il testo sarà poi edito da ALMORA nella nuova edizione in francese con il titolo “Les beguines. Une communauté de femmes libres”, acquistabile sul sito dell’editore.

L’ebook può essere richiesto su questo sito: https://www.eyrolles.com/Loisirs/Livre/les-beguines-une-communaute-de-femmes-libres-9782351185063/

Infine, nel giugno 2022 esce la nuova edizione in lingua italiana presso Gabrielli Editore, con la prefazione di Marco Vannini. Il libro Le beghine.Una storia di donne per la libertà è acquistabile, sia in formato cartaceo che ebook, sul sito dell’editore, cliccando sul titolo.

 

Dal 2014, grazie alla Beguines Newsletter , invio mensilmente  informazioni sul movimento beghinale di ieri e di oggi.

Beghinaggio di Anversa
Statua di beghina

Dal 2016, ho intrapreso la realizzazione e il costante aggiornamento di questo sito.
In esso é  racchiuso l’omaggio a quelle decine di migliaia di donne che dalla fine del 1100 alla fine del 1900, hanno vissuto un’avventura esistenziale da molti osteggiata, da troppi ignorata e da alcuni anche derisa. Esse avrebbero invece molto da insegnare a noi donne e uomini del XXI° secolo sulle profondità dell’amore e sulla santificazione nella libertà.

In questo breve video, potete vedere la presentazione del libro “Le Beghine”, presso la Biblioteca diocesana di Brescia, il 13 luglio 2016:

La Newsletter

La Newsletter “Beguines” vi informa sui beghinaggi e sulle beghine di ieri e di oggi. Anche voi potete collaborare inviando informazioni su questi temi a  info@beguines.info

Iscriversi alla Newsletter è anche un modo per restare in contatto.  Per iscriversi, cliccare su https://tinyletter.com/Beguines

Ecco le più recenti Newsletters con tra parentesi  il mese e l’anno del loro invio:

Beguinal music and songs (November 2023)

Le beghine cantavano, suonavano strumenti e componevano. Nei beghinaggi esistevano spesso delle “cappelle musicali”. Tuttavia, molto poco di questo prezioso patrimonio ci è noto ed è attualmente disponibile. C’è però una magnifica eccezione: si tratta dei 2 CD registrati dal gruppo Psallentes (https://psallentes.com/). Psallentes è un ensemble gregoriano fondato nel 2000 da Hendrik Vanden Abeele, che da allora ne è il direttore artistico. Il gruppo presta una particolare attenzione al canto gregoriano del tardo Medioevo e del Rinascimento e di conseguenza è arrivato alle nostre beghine. Mentre in origine Psallentes esisteva solo in versione maschile, nel 2007 è stata creata la sua controparte femminile. Attualmente è composta da sette cantanti donne. I 2 DVD nascono da trascrizioni di manoscritti rinvenuti nei beghinaggi fiamminghi belgi di Anversa, Bruges, Mechelen e Turnohout, nonché nel beghinaggio di Amsterdam.
Se desideri ottenere questo album composto da 2 DVD di musica celestiale, che ho con me da anni, puoi ordinarlo inviando una email a hendrik.vda@me.com. Il costo è di 15 euro, senza spese di spedizione per il Belgio e con spese di spedizione per il resto del mondo. Ti preghiamo perciò di indicare il tuo indirizzo nella tua email per facilitare i passaggi successivi.
Certo, sarebbe davvero un bel regalo di Natale.

Beguinages. The sacred houses of free women (October 2023)

Luglio 2023. L’intrepida Devana parte con il marito e il camper per una “spedizione” resa quanto mai ardita dall’incessante pioggia battente che colpisce il Nord Europa.
Devana si mette in viaggio con lo scopo di realizzare un reportage sui beghinaggi fiamminghi, in particolare i 12 riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità. Il risultato del suo lavoro editoriale non può che sbalordire per la ricchezza dei contenuti, la qualità delle musiche originali della compositrice Carlotta Ferrari e le immagini di grande impatto. L’intuizione originale di Devana è contenuta nel titolo stesso del video “Beghinaggi. Le sacre case delle libere donne” disponibile su https://youtu.be/qmoZNJf1Z5I per la versione in italiano o su https://youtu.be/O6WCQ5x7jcko in italiano con sottotitoli in inglese. ( testo Beghinaggi le sacre case delle libere donne e testo Beguinages the sacred houses of the free women-1 con l’aiuto di Graham Keen). Partendo da Virginia Woolf e dallo spazio di “Una stanza tutta per sé” fino a Guglielma la Boema, si ritrova nel reportage tanta memoria di donne che hanno vissuto a testa alta.
Devana, figlia di Liliana, ha fondato nel 2017 La Scuola delle Donne®, scuola gratuita di cultura e visione femminina  (vedi https://youtube.com/@lascuoladelledonne), interamente costruita su un’ipotesi di rete online, con letture quotidiane di opere letterarie e documentari su donne regolarmente messe in secondo piano. Le alunne della Scuola, Claudia e Valeria, hanno contribuito al reportage con ricerche sui beghinaggi lombardi. Ovviamente le beghine erano inevitabilmente nel campo di interesse della Scuola che sull’argomento ha già realizzato diversi video qui reperibili su https://www.youtube.com/watch?v=efPlc5fhxLU&list=PLw-5NhwSbsH_CWVj6Qi4EkVF9ietsu9Cc
Cara Devana, Graham ed io siamo fieri di te e felici di averti accompagnata in questa prodigiosa avventura.

Can God be said to be feminine? (September 2023)
Rembrandt, Il ritorno del figliol prodigo, Getty Images

« Dieu peut-il se dire au féminin ? » Si può parlare di Dio al femminile? Si tratta di una questione molto destabilizzante e di grande attualità poiché, grazie all’accesso delle donne agli studi teologici, abbiamo finalmente teologhe donne che pongono una critica tagliente al pensiero patriarcale dei grandi monoteismi. Una domanda che si è posta anche Douceline Duthoit Bertrand, membro della nostra Beguines newsletter. Le beghine Giuliana di Norwich e Mechthild di Magdeburgo sono state le sue prime guide nel cammino di ricerca delle tracce del femminile di Dio nella storia religiosa. Questa ricerca ha portato alla stesura della tesi “Traces du féminin dans l’image de Dieu (Tracce del femminile nell’immagine di Dio)”, presentata nel luglio 2023 presso l’Institut Supérieur de Théologie des Arts (Parigi – Francia). E poiché Douceline è anche pittrice, ha cercato tracce di questa immagine femminile di Dio tra le opere artistiche: l’arte come luogo teologico. Un esempio ? Il famoso “Ritorno del figliol prodigo” di Rembrandt  esprime un’idea della divinità come padre e madre insieme attraverso la rappresentazione delle due mani, una riferita al maschile, l’altra al femminile (per approfondimento, ascoltare https://www.rcf.fr/articles/vie-spirituelle/decouvrir-le-retour-du-fils-prodigue-peint-par-rembrandt di Paul Baudiquey, 2021).
Douceline dedica il suo libro alle sue tre nipoti: Mahault, Ninon e Blanche, perché vorrebbe che un giorno potessero trovare “normale” che ci rivolgiamo a Dio come padre e madre, allo Spirito ( Ruah, termine femminile in ebraico) come luogo di relazione e alla Trinità come paternità. Un libro appassionante, documentato ed equilibrato che spero possiate leggere cliccando su https://beguines.info/wp-content/uploads/2017/08/Traces-du-feminin-dans-limage-de-Dieu.pdf  Per contattarla: douceline.bertrand@wanadoo.fr
Congratulazioni cara Douceline e grazie per questo prezioso traguardo.

Looking to connect with other Beguines in England (August 2023)

Tra le missioni della Beguines Newsletter vi sono mettere in contatto persone che hanno progetti beghinali, pubblicizzare attività rilevanti per una migliore conoscenza delle beghine e mettere in evidenza le attività culturali realizzate dei membri della Newsletter sull’argomento. In questo messaggio troverete realizzati i primi due obiettivi: connettere le persone e pubblicizzare le attività. Ecco quindi qui a seguito il messaggio scritto e inviato da Lainey. Diamo alla sua richiesta tutta la nostra attenzione.

Connettere le persone con progetti beghinali
Buon giorno ! Vorrei presentarmi. Mi chiamo Lainey Bateman. Dopo una carriera di discreto successo nel mondo degli affari, circa 13 anni fa arrivò la chiamata al ministero religioso a tempo pieno. La mia vocazione era organizzare ritiri con mio marito prima in Cornovaglia e poi sull’Isola di Man. I ritiri prevedevano un ritmo quotidiano di preghiera e adorazione e durante quel periodo abbiamo visto persone guarite, liberate e il loro destino riattivato. Purtroppo, nel gennaio di quest’anno mio marito ha deciso che non voleva più essere nel ministero, né sposato con me Negli ultimi sei mesi ho trascorso molto tempo pregando, cercando il Signore per ciò che mi aspetta. So che ho molto da dare. Di conseguenza, sto cercando di connettermi con le Beghine che vivono in Inghilterra. Attualmente risiedo in Cornovaglia e sto cercando di costruire una comunità, sia online che in presenza. Puoi contattarmi a <elaine@lesanctuaire.org.uk>
Non vedo l’ora di entrare in contatto con te. Cordiali saluti
Lainey
” (https://www.linkedin.com/in/elaine-clarke-41933523)

Pubblicizzare le attività
Il 14 ottobre 2023, all’Hotel Franz di Essen, si terrà la Conferenza Internazionale delle Beghine, organizzata da http://www.dachverband-der-beginen.de/
Per contatti: kontakt@dachverband-der-beginen.de
Programma:  https://beguines.info/wp-content/uploads/2016/08/International-conference-2023-.pdf

Female Corporeality and Religion (July 2023)

Dal 1 al 3 giugno si è svolto a Leuven, presso l’Università cattolica fiamminga, un importante convegno dal titolo Female Corporeality and Religion (Corporeità femminile e religione), organizzato dal Centre for Women’s Studies in Theology. Svolto tutto in inglese, tra i molti interventi di donne, alcuni erano anche online. Sfidando fusi orari e difficoltà linguistiche, mi sono iscritta e ne ho seguiti quattro. Di uno in particolare vorrei riferirvi, sia perché in esso si parla di beghine (Marie d’Oignies) o di altre mistiche vicine al mondo beghinale (Christina l’Ammirabile e Ida di Nivelles), sia perché grazie alla gentilissima oratrice, ho ricevuto il suo testo con il suo accordo per comunicarvelo e un “abstract” preparato appositamente per noi. Grazie di cuore alla Professoressa Daniela Blum, dell’Università tecnica di Aquisgrana (RWTH Aachen University) per il suo interessantissimo intervento Corporal Relationship, Corporal Conformation: Female Forms of Following Christ around 1200 (Relazione corporale, conformazione corporale: forme femminili della sequela di Cristo nel 1200). Ecco quanto ella stessa scrive: “Nelle fonti agiografiche dell’Alto Medioevo, il corpo femminile è uno strumento di salvezza. In realtà la beghina Maria di Oignies, la penitente Cristina Mirabilis e la cistercense Ida di Nivelles non impegnano il proprio corpo ma quello del Cristo sofferente. Nell’importante campo della penitenza, le donne non possono confessare e pronunciare l’assoluzione come i sacerdoti. Ma possono portare i loro corpi. È interessante notare che in queste Vitae il corpo femminile si muove coerentemente nel contesto sacramentale. Oltre all’Eucaristia, è in gioco la seconda azione clericale decisiva del Medioevo, la penitenza. Il corpo femminile si muove tra l’Eucaristia e la penitenza e quindi concretamente nei campi dell’azione clericale, senza richiederli almeno a livello verbale. Sul piano performativo si possono certamente riscontrare nelle agiografie, richieste rivolte ad una chiesa clericalmente rafforzata dopo la riforma gregoriana”.  Buon proseguo delle sue ricerche, Dottoressa Blum.

German language in the Beguines Newsletter (June 2023)

Abbiamo nella News Letter una nuova versione in tedesco. Diamo subito il benvenuto alle decine di nuove beghine tedesche che leggeranno per la prima volta la Beguines Newsletter. Le loro email sono state integrate nell’indirizzario grazie all’incontro tra Graham Keen e Brita Liebe durante il Beginen Reisen 2023 e grazie alla traduzione che Graham si è impegnato a fornirci mensilmente. Un magnifico esito che mi rende particolarmente felice dato che, seppure i primi esordi del movimento beghinale siano nati nell’attuale Belgio, è certamente la Germania che ne ha visto i più importanti numeri. Una lettera del 1321 del papa Giovanni XXII al vescovo di Strasburgo riferisce la presenza di 200.000 beghine nella sola Germania occidentale. Per città come Colonia o Strasburgo si citano tassi molto elevati: nel 1243 il cronista Mathieu de Paris rileva a Colonia la presenza di 1000 beghine pari al 6% dell’allora popolazione. Nel XIV° secolo si menzionano 85 conventi beghinali a Strasburgo e 169 a Colonia con circa 1170 beghine. Non stupisce allora quanto rileva Paul Marchal nel suo articolo De Duitse Begijnenbeweging in de Middelleeuwen e cioè che “La primissima menzione scritta della parola “beghina” risale all’anno 1223 e compare in un documento storico, conservato presso l’Archivio Comunale di Colonia”.(vedi immagine). Un caloroso benvenuto alle nuove arrivate e un grazie agli artefici di questa amichevole collaborazione.

Beguines in Germany today (May 2023)
Laura Swan,
The Windsom of the Beguines
Si è da poco concluso il Beginen Reisen 2023, cioè il viaggio studio che ogni anno la Dachverband-der-beginen organizza per approfondire la conoscenza del mondo beghinale. Quest’anno la destinazione erano alcuni beghinaggi delle Fiandre in Belgio. Una trentina di “beghine” accompagnate dall’intrepida Brita Lieb hanno visitato i beghinaggi di Turnhout, Lier, Mechelen, Dendermonde, Kortrijk, Brugge, Sint-Truiden, Zouteleew, Tongeren e Diest. Anche Graham Keen, la migliore guida dei beghinaggi del Belgio, ha trascorso diverse ore insieme a loro. Tra gli obiettivi della Dachverband-der-beginen troviamo la fondazione di comunità di beghine e il collegamento in rete di iniziative e progetti residenziali beghinali, attualmente 19 con 340 donne che vi alloggiano. Ma salgono a più di 600 donne le beghine attivamente coinvolte. Cifre imponenti!
Il 14 ottobre 2023 sarà organizzata a Essen la conferenza internazionale di cui trovate tutte le informazioni nel seguente documento: International conference 2023  Notiamo con piacere la presenza della priora benedettina Laura Swan OSB (Ordo Sancti Benidicti),Washington DC, USA, autrice del bellissimo saggio The wisdom of the Beguines ora disponibile anche in tedesco. Un’occasione da non mancare.
Beguines, yesterday and today (April 2023)
Marcella Pattijn (1920-2013)
In questo 14 aprile, decimo anniversario della sua morte, onoriamo la memoria dell’ultima beghina storica, Marcella Pattijn, deceduta a Kortrijck (Courtrai) il 14 aprile 2013. Marcella muore durante il sonno nella casa di riposo Sint-Jozef che l’aveva accolta dopo che ebbe vissuto nel beghinaggio di Kortrijk (Courtrai) dal 1960 al 2005. Ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente quando ancora abitava nel beghinaggio. Una donna quasi cieca, piena di humour e talento musicale.
Pur chiamate con nomi diversi secondo le diverse aree di residenza, le beghine storiche avevano dei tratti comuni, sempre con eccezioni possibili, che permettevano di identificarle. Personalmente ne ho individuati sei:
1.Abitare insieme con sole donne o viversi “insieme” in modo spazialmente identificabile;
2.Avere una Regola comunitaria condivisa;
3.Prendersi cura reciproca tra beghine sia nel proprio “beghinaggio” che verso anche altre comunità beghinali in casi di avversità;
4. Darsi ad opere di carità (quante ne potremmo enumerare nei secoli);
5. Santificare il proprio lavoro, di cui conservavano i proventi;
6. Avere una personale vita spirituale e una religiosa comunitaria di preghiera intense. Alla base di entrambe stavano le promesse (e non voti) di castità e obbedienza e la ricerca di “santificazione nella libertà“, già iscritta nella Carta del beghinaggio di Bruges dell’anno 1245.
E le beghine moderne ? Ce ne sono ancora ? Certamente. Come identificarle oggi ? Un gruppo di donne del Giardino delle beghine di Mantova ha espresso il desiderio di approfondire cosa significhi essere beghina oggi. Con le persone interessate a questo argomento ci saranno degli incontri periodici online in italiano che permetteranno anche a chi abita fuori Mantova di poterci partecipare via Zoom. Se sei interessata a parteciparvi, scrivimi a info@beguines.info
Proto-beguinisme in Oignies (March 2023)
L’église d’Aiseau-Presles
Rita Fenendael, beghina membro della nostra Newsletter, si è impegnata fin dal 2016 nella progettazione e realizzazione di un interessante progetto: il Centro per l’Interpretazione del Proto-beghinismo a Oignies (CIPO), frazione del comune di Aiseau-Presles, nell’Hainaut belga. Il nome della località Oignies richiama immediatamente quello di Marie d’Oignies. Famosa ai suoi tempi, poco conosciuto oggi, è tuttavia dalla sua influenza che prende avvio questo progetto. In un’ala della chiesa di Aiseau-Presles dove si trovano le spoglie di Marie e quelle del suo “figlio spirituale” Jacques de Vitry, sarà allestito uno spazio per evidenziare le prime manifestazioni del movimento beghinale (proto-beghinismo) specifico di questa regione. Ci saranno una mostra permanente e altre temporanee che permetteranno di mettere in risalto soggetti particolari e anche riproduzioni di opere originali del Tesoro dell’orafo Hugo d’Oignies, attualmente conservato nel Museo di Arti Antiche di Namur. Inoltre ci saranno visite guidate, laboratori tematici e convegni. Questo progetto ha incontrato l’interesse del Comune di Aiseau-Presles, del Vescovado di Tournai e di varie associazioni locali. I lavori di allestimento della chiesa sono iniziati a settembre 2022 e il programma provvisorio li prevede ultimati in primavera, con una possibile inaugurazione a maggio 2023. Ci stiamo quindi arrivando. Questa iniziativa vuole essere aperta a un largo pubblico e garantire perciò l’accessibilità dei contenuti e disporre di una logistica senza barriere architettoniche. Anche un pellegrinaggio che colleghi Nivelles, Willambroux, Oignies, Namur è un’idea cara al CIPO, con inoltre un programma di possibili reti tra i vari beghinaggi e i loro rispettivi musei.
Per riqualificare l’antica abbazia di Oignies, luogo di insediamento dell’antico Priorato, di cui Jacques de Vitry è stato per un certo tempo uno dei membri, verrà allestito un centro residenziale per anziani. Auguriamo a questo entusiasmante progetto tutto il successo che merita.
Per qualsiasi contatto: Rita Fenendael
<rita.fenendael@uclouvain.be>
The Béguinage St-Elisabeth in Valenciennes (13th-14th centuries) (February 2023)
Beghinaggio di Valenciennes
by J.P.Leroy, 1978

Il 30 settembre 2021, Huanan LU ha presentato la sua tesi di dottorato in “Storia e civiltà”, nell’ambito dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales, sotto la direzione del medievalista Sylvain Piron. Nella giuria figurava anche Walter Simons, autore del fondamentale studio sul mondo beghinale “Cities of Ladies. Avendo ricevuto una borsa di studio di quattro anni finanziata dal CSC (China Scolarship Council), possiamo ipotizzare la durata di questo imponente lavoro di archivio. Il titolo della tesi è Il beghinaggio di Santa Elisabetta a Valenciennes (secoli XIII-XIV). Si tratta di 426 pagine che  sono disponibili online, cliccando file:///C:/Users/xXx/Downloads/Lu_Huanan_these_2020.pdf . Le ho lette avendo naturalmente come catalizzatore le tracce della presenza di Marguerite Porete all’interno di questa comunità beghinale, presenza che la tesi conferma pienamente, anche se probabilmente non sia stata di lunga permanenza. Solo l’indagine inquisitoriale parla di lei col nome di “Marghoneta”. Si tratterebbe forse di una “damnatio memoriae” verso “l’eretica” che aveva scosso il tranquillo vivere della comunità?  Il beghinaggio di Valenciennes, uno dei primi in Francia, risale all’anno 1239 e diviene parrocchia autonoma a partire dal 1250. Inizialmente la comunità beghinale si innesta nell’ospedale di Santa Elisabetta, poi, nel 1265, si struttura in uno spazio proprio. Il beghinaggio vive e prospera senza turbamenti fino all’inchiesta ecclesiastica del 4 agosto 1323. Dopo il Concilio di Vienne (1311-12) infatti ogni vescovo è incaricato di un’indagine sull’ortodossia delle beghine all’interno della sua diocesi. Nonostante l’infamia causata dalla condanna di Marguerite Porete, il beghinaggio di Santa Elisabetta supera rapidamente l’inchiesta contro l’eresia e continua ad attrarre molte donne nubili di ogni ceto sociale. Vi riesce anche grazie ai numerosi appoggi dei signori dell’Hainaut e dei poteri locali, religiosi o laici. Analizzando gli archivi documentari di questo beghinaggio durante i secoli XIII e XIV, questa tesi si propone di descrivere lo spazio in cui vivono le beghine valenciane, compreso il loro universo materiale, il sistema amministrativo della comunità, e in particolare gli schemi sociali, economici, politici e religiosi in cui si trovavano. Cerca anche di determinare se la relazione di Marguerite Porete sia stata accidentale e l’impatto che il suo processo ha avuto sul beghinaggio. In questi due secoli, questo beghinaggio ha sviluppato uno speciale sistema di gestione sufficiente a garantire la massimizzazione dei propri interessi da un lato e ha formato una rete di solidarietà composta da signori, monaci, borghesi e clan familiari dall’altro. Una comunità così consolidata con questo forte sostegno non ha tollerato membri inquietanti rappresentati da Marguerite Porete ed è stata in grado di affrontare tutte le sfide che ella avrebbe portato.
Poche tracce rimangono oggi di questo beghinaggio, a causa della Rivoluzione francese che ne ha demolito la chiesa e gli edifici. Rimangono il portale e cinque casette con la possibilità di una visita guidata organizzata dal Turismo di Valenciennes  : https://www.tourismevalenciennes.fr/groupes/votre-devis-en-ligne-0/le-quartier-du-beguinage

Starting with Hadewijch (January 2023)
Hadewijch by Christine Daine
Clarissa, Bruxelles

Quando una persona interessata al movimento beghinale mi chiede da quale beghina iniziare a leggere i testi, non esito a suggerire Hadewijch (+1250). Più precisamente le sue poesie, che sarebbe meglio definire canti, poiché erano per lo più musicate. Perché, mi chiederete, cominciare proprio con lei? Perché i testi di Hadewijch ci parlano di un Amore che, pur essendo mistico, ha tutte le sfumature che anche noi potremmo conoscere. Struggimenti, ma anche abbandoni, la gioia dell’unione, ma anche il dolore dell’inafferrabile. In lei ci riconosciamo e il suo totale inabissarsi nell’Amore nutre anche i nostri passaggi a vuoto.
Questo forse spiega in parte la sua grande popolarità che Veerle Fraeters, riconosciuta esperta di Hadewijch, così commenta: “Paradossalmente, mentre Hadewijch, a differenza delle sue colleghe Mechthild di Magdeburg e Marguerite Porete, non sembra essersi profilata come “scrittrice” durante la sua vita né cercato o trovato sostegno clericale per pubblicare la sua opera, oggi gode di una reputazione inequivocabile come la più grande scrittrice delle tre” (Hadewijch and the Beguine Movement, p.6, grazie ad Academia.eu)
Con mia grande gioia questa volta posso proporre la lettura delle 45 canzoni di Hadewijch in ciascuna delle tre lingue della nostra Newsletter. Per le altre sue opere, vogliate consultare la bibliografia a vostra disposizione sul sito https://beguines.info
In ITALIANO : il recentissimo libro Hadewijch di Anversa, I canti, tradotto da Francesca Barresi con la collaborazione di Lorenzo Nespoli e prefazione di Chiara Frugoni, Marietti 2022, 240 pag, ci offre l’integrale in italiano delle 45 canzoni d’amore. Sempre in italiano c’è anche l’edizione curata e tradotta da Romana Guarnieri: Hadewijch Poesie, Visioni, Lettere; Marietti, 2000, che ci propone 5 poesie, 5 lettere e 5 visioni (con il testo originale brabantino a fronte);
in FRANCESE: abbiamoo il testo classico del monaco J.B.Piron, primo traduttore di Hadewijch in francese: Hadewijch d’Anvers, Écrits mystiques des Béguines, Ed.Seuil, Paris, 1954, seguito dalla più recente edizione integrale Hadewijch d’Anvers, Les chants, a cura di Veerle Fraeters et Franck Willaert con la trascrizione di alcune melodie ad opera del musicologo Louis Peter Grijp, Albin Michel 2019. Questo libro include infatti anche un DVD con 13 canti;
in INGLESE: abbiamo la preziosissima opera completa Hadewijch : The Complete Works (Classical of Western Spirituality), tradotta dalla benedettina Madre Columba Hart OSB, con la prefazione di Paul Mommaers, S.J, 1980. Più recentemente, lo studioso di mistica Andrew Harvey ha pubblicato Love is Everything. A year with Hadewijch of Antwerp (L’amore è tutto. Un anno con Hadewijch di Anversa).
D’accordo con lui, possiamo parlare di Hadewijch come di una grande eroina dell’amore divino.

Wishes from Silvana (December 2022)
Lumières – Béguinage de Tournhout

Questo messaggio di dicembre non vi porterà delle informazioni, ma il mio augurio perché le prossime feste siano per ciascuna/o un momento di ricentramento sul proprio essere nel mondo, sulla nostra propria storia personale, sulla nostra missione e i nostri impegni. Le beghine ci insegnano a vivere nel mondo con determinazione e libertà, ma anche al riparo da tante distrazioni inutili.
L’anno 2022 ha messo in evidenza una notevole crescita di interesse per la loro storia: il giornale Le Monde ha pubblicato ben 6 articoli (dal 26 al 31 luglio) sul movimento beghinale; diverse biografie o opere di beghine sono state pubblicate in Belgio, in Francia, in Italia e persino negli USA. Sappiamo anche di progetti in preparazione da parte di alcune di voi . Quando sarà il momento opportuno ne daremo notizia. E ancora i beghinaggi aumentano sia in Belgio che in Francia dove, in quest’ultimo paese,  il termine beghinaggio, è diventato un labello di qualità per la vita comunitaria per molte persone anziane con redditi modesti. Vi invitiamo a leggere sul sito https://beguines.info/?p=319&lang=it gli attuali sviluppi del moderno movimento beghinale in Belgio e in Francia. L’ immagine delle beghine sta cambiando agli occhi del grande pubblico: non più delle bigotte che sciorinano preghiere, ma delle intrepide innovatrici che hanno fornito alla storia europea il primo esempio di autonomia dalla tutela maschile e la prima forma di emancipazione lavorativa, oltre che un’inedita via di “santificazione nella libertà“. Buon Natale con le festose luci del beghinaggio di Turnhout e auguri di ogni bene per il prossimo 2023.

New beguinage of Cornillon-Liège (November 2022)

Proprio sul luogo in cui visse Santa Julienne (1193-1258) e dove sorgeva l’antico lebbrosario affidato alle sue cure, oggi si trovano un monastero di suore Clarisse, una cappella, un laboratorio di fabbricazione di ostie, una locanda del pellegrino e un moderno BEGHINAGGIO. L’insieme forma quello che viene chiamato il Santuario di Sainte Julienne de Cornillon (vedi immagine). Dati i limiti del messaggio, ci concentreremo solo sul beghinaggio, invitandovi per ulteriori approfondimenti a visitare il sito molto ricco di informazioni e attività: https://www.saintejulienne.org/
Ispirato ai valori del Vangelo, il beghinaggio “si rivolge a beghine e begardi di ogni età: coppie, famiglie, individui (laico, sacerdote, monaco/monaca), giovani professionisti in alloggi condivisi. Si compone di 7 abitazioni: 2 case e 5 appartamenti. Questi ultimi si trovano nella casa di Santa Julienne. Non è un semplice vicinato, ma un impegno e un’adesione a una Carta per entrare in un progetto di vita cristiana al tempo stesso autonomo e solidale, nello spirito di questo alto luogo, spirituale e sociale. Si tratta di trovare un equilibrio tra la vita privata e quella comunitaria“, si legge nel sito citato. La Carta, che risale a luglio 2021, vi è ben descritta, così come i posti ancora disponibili in questo spazio, la cui ristrutturazione è stata completata anch’essa nel 2021. Per ogni contatto: M.Jacques Galloy, cornillon@saintejulienne.org.
I nostri più sentiti auguri per la piena realizzazione di questo bel progetto.

Segnaliamo che il 3 ottobre 2022, la beghina Rita Fenendael ha dato una conferenza  sul tema Béguinages d’hier et d’aujourd’hui, il cui podcast (in francese) est disponibile al seguente link:
https://www.rcf.fr/articles/ecologie-et-solidarite/rita-fenendael-beguinages-dhier-et-daujourdhui

Pseudo Hadewijch & Alessia (October 2022)

La beghina, storicamente non identificata, chiamata con lo pseudonimo di Pseudo-Hadewijch o Hadewijch seconda, è la supposta autrice delle poesie strofiche dalla 17 alla 29 della collezione delle Mengeldichten ed è  probabilmente cresciuta nel cenacolo beghinale di Hadewijch. La casa editrice Marietti ha recentemente pubblicato, con il titolo Dimorare in alto, questi suoi 13 poemi nella versione originale con a fronte il testo in italiano. È la nuova edizione della traduzione di Alessia Vallarsa con la collaborazione di Joris Reynaert, specialista della lingua diets (medio olandese medioevale), e con l’introduzione di Luisa Muraro. Le bellissime poesie sono arricchite da un’altrettanta vibrante introduzione di Alessia dal titolo Saziati della mancanza, un messaggio che appare negli scritti della beghina. Le poesie di queste beghine sono state tradotte in francese dal certosino J.B.Porion e pubblicate nel lontano 1954, a cui è seguita una seconda edizione nel 1994. Le poesie della Pseudo Hadewijch sono una vera antologia di quella che viene chiamata “mistica dell’essenza”, il cui caposcuola è Meister Eckhart. Vanno tuttavia ricordate insieme a lui le non altrettanto conosciute beghine dei cui scritti il Maestro si è nutrito. Non da ultime Marguerite Porete e sorella Katrei.
Il legame di Alessia con la Pseudo Hadewijch è cominciato con la sua tesi di dottorato. È proseguito con una prima edizione divulgativa nel 2007  e poi nel 2021 con la pubblicazione sopracitata. Ricordiamo anche che Alessia ha curato per il volume Cultura letteraria neerlandese (Hoepli, 2020) una retrospettiva degli scritti della mistiche che per prime usarono la lingua volgare per trascrivere le loro esperienze. Il suo contributo porta il titolo Agli inizi della mistica in lingua volgare. Alessia, membro della nostra Beguines Newsletter, prosegue il suo impegno di studio. Congratulazioni, cara Alessia

Next gorgeous events (September 2022)
Merci à Dachverband-der-beginen

I preziosi eventi qui sotto segnalati mi hanno suggerito l’invio anticipato di questa newsletter per permettervi di potervi iscrivere per tempo, nel caso voleste parteciparvi.

Il 17 settembre, riapertura ufficiale del piccolo beghinaggio di Anderlecht, ora rinnovato dopo un impegnativo restauro. Sul sito https://bit.ly/3dVhAF7 troverete il programma di apertura con la possibilità di iscriversi alle varie attività previste per il 17-18 settembre.

Il 24 settembre, la miglior guida dei beghinaggi del Belgio, Graham Keen, organizza una visita a quelli di Diest e di Saint Trond. (vedi Visita 24 settembre 2022). Partenza in pullman da Bruxelles. Per informazioni e iscrizioni : Graham KEEN <grahamfranciskeen@gmail.com>

Dal 21-29 settembre avrà luogo il viaggio di studio annualmente organizzato in tedesco dalla https://www.dachverband-der-beginen.de. Il tema di quest’ anno sarà:  “Germania: un paese della dea ?Dalla madre primordiale di 40.000 anni fa fino al beghinaggio di Blaubeuren, questo secondo “ viaggio spirituale” in Germania non “sarà solo questione di luoghi di potere del passato che hanno rafforzato le donne, ma anche l’apprezzamento della cultura femminile emersa negli ultimi decenni“.
Per informazioni : il pieghevole, in cui leggiamo che le iscrizioni sono state chiuse in giugno. Ma forse ci saranno dei “last minute” in caso di annullamento.

Il 22 ottobre, un importante convegno sarà organizzato a Bologna dall’associazione “Nel giardino delle beghine“. Sarà incentrato sulla figura di Romana Guarnieri, data l’occasione del prossimo centenario della sua nascita. In questo convegno si parlerà anche del significato di “essere beghina oggi”, dato che Romana stessa si definiva come tale. Vi annuncio anche la mia partecipazione con un intervento dal titolo: “Il movimento beghinale dall’ieri all’oggi“. Per informazioni e iscrizioni: nelgiardinodelle beghine@gmail.com

To know the beguinal  movement (13-07-2022)

Durante il 2021, ho potuto riscrivere il mio libro sulle beghine, arricchendolo di informazioni tratte dai 10 anni di studio che hanno seguito la prima edizione. Ho potuto così approfondire certi aspetti come le conseguenze del Concilio di Vienne (1311-12) che le ha dichiarate eretiche o rispondere a domande che mi erano state poste, come per esempio se le beghine fossero state accusate di stregoneria.
Ora, con mia grande soddisfazione, è uscita presso Gabrielli Editori, una dinamica casa editrice a cui sono molto legata, anche la versione in italiano di questa seconda edizione.  Le quattro traduzioni (EN – ES- FR – IT) sono ora disponibili per chiunque voglia conoscere meglio il movimento beghinale. Niente più scuse…ah…ah…Grazie di aiutarmi per la diffusione, facendole conoscere intorno a voi.
Due edizioni sono disponibili UNICAMENTE in formato ebook e le troverete cliccando il titolo di ciascuna:  in inglese The Beguines. Women in search of sanctity within freedom e in spagnolo Las beguinas. Mujeres por la libertad. Le due altre sono sia in versione cartacea che ebook e vi aspettano sul sito dell’editore: per il  francese Les Béguines. Une communauté de femmes libres, Almora, Paris, 2021 e su questo sito per l’ ebook .
In italiano : Le Beghine. Una storia di donne per la libertà, Gabrielli Editori, 2022 è disponibile nei due formati sul sito dell’editore.
Se volete leggere l’elogiativa recensione del mio libro proposta da Francesco Roat, ecco il link dove trovarla: https://leggeretutti.eu/le-beghine-una-storia-di-donne-per-la-liberta/

Mi scuso con le persone già al corrente di questo mio impegno per l’eventuale ripetizione, ma credetemi, le beghine sono ancora poco conosciute e valorizzate persino in ambienti di esperte, come ho potuto constatare seguendo il corso online di teologia delle donne nell’ultimo quadrimestre 2021.

Thanks to a vision of Julienne de Cornillon
(15-06-2022)
Statue à la paroisse Saints-Gordien-et-Épimaque de Merazhopen, Leutkirch im Allgäu, Allemagne.

La solennità del Corpus Domini ( o Corpus Christi ) ricorre il giovedì della seconda settimana dopo la Pentecoste. Come le altre feste del periodo pasquale è mobile e in quest’anno 2022 cade il giovedì 16 giugno. In alcuni paesi tuttavia (l’Italia per esempio) viene celebrata la domenica successiva. Questa solennità, pur essendo oggi celebrata con molto minor sfarzo, è una delle principali dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, ed è anche condivisa da certe chiese ortodosse, anglicane e luterane.
La festa del Corpus Domini  risale al XIII° secolo e va capita nel clima dell’epoca in cui la reale presenza divina nell’Eucarestia era oggetto di contestazione e di conflitto teologico. Nel 1264, con la Bolla Transiturus de hoc mundo, il Papa Urbano IV estese la celebrazione di questa liturgia a tutta la Chiesa. Veniva così affermata anche con la devozione la reale presenza di Cristo nell’Eucarestia, dopo che anni prima era stata decretata dal papa Innocenzo III, nel 1215, col dogma della transustanziazione.
Questa festa la dobbiamo a Julienne de  Cornillon o Mont Cornillon (1193-1258). Seppur sia conosciuta come monaca agostiniana, non vanno ignorati i suoi trascorsi di beghina. Rimasta orfana in giovane età, lei insieme a sua sorella Agnese furono infatti affidate alla casa di Cornillon, all’ingresso di Liegi, una casa aperta accanto all’abbazia premonstratense di Mont-Cornillon. Julienne farà così parte di una comunità di beghine dedite alla cura dei lebbrosi nel lebbrosario del Monte Cornillon. In seguito ad una visione e dopo aver chiesto sostegno a teologi ed ecclesiasti, Julienne dopo insistenti richieste convince il vescovo di Liegi, Robert de Thourotte, e l’Arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon, ad istituire nel 1246 questa festa nella diocesi di Liegi. Diventato poi papa col nome di Urbano IV, Jacques Pantaleon l’estenderà a tutta la Chiesa.
Volete saperne di più sull’intrepida Julienne ? Andate su https://beguines.info/?page_id=2333&lang=it

Julian of Norwich with us (10-04-2022)

In questi tempi terribili, devastanti e carichi di dolore, più volte ho pensato a Julian di Norwich (1342 – 1413) e al suo incrollabile ottimismo, a quel “All shall be well” (tutto sarà bene) che circa una ventina di volte viene espressso nel suo Libro delle Rivelazioni. Potremmo pensare che Julian sia vissuta in un periodo in cui l’ottimismo era scontato. E invece no! Il secolo in cui visse fu attraversato da ben tre epidemie di peste, da numerose guerre e da altre malversazioni. Il suo ottimismo, pur conscio del male, si nutriva della sua intimità con il Divino. Ascoltiamo le sue parole:”Ma Gesù che in questa visione mi informò di tutto quanto avevo bisogno, mi rispose con questa parola e disse : « Il peccato è inevitabile, ma tutto sarà bene, e tutto sarà bene e ogni specie di cosa sarà bene” …. “E per il tenero amore che nostro Signore ha per  tutti quelli che saranno salvati, egli ci conforta subito e con dolcezza, volendo dirci con questo: “È vero che il peccato è la causa di tutta questa sofferenza, ma tutto sarà bene, e ogni specie di cosa sarà bene” (Cap. 27, p.165 … p.166, Il libro delle Rivelazioni, Ancora, 1997). Vorremmo far nostra questa speranza.
Questo è il senso del mio augurio di buona Pasqua a tutti voi, lettori e lettrici della Beguines Newsletter.

Mi è capitato varie volte di chiedere a degli esperti di Julian e della mistica medioevale più in generale, se Julian potesse essere considerata una beghina. La risposta è stata sempre no: Julian era una anacoreta murata in una cella a ridosso della chiesa di Saint Julian e non una beghina. Ebbene, vorrei spiegare perché per me invece Julian dovrebbe essere considerata una beghina reclusa. Troverete questa mia personale interpretazione cliccando su questo link: https://beguines.info/?page_id=2339&lang=it

Visiting Belgian beguinages (14-03-2022)
The Silex’s visitors with Graham (second from right) standing on the bridge upon the Geer river

Siamo estremamente fortunati ad avere in Belgio una persona appassionata dei beghinaggi e del mondo beghinale che organizza regolarmente delle visite nei vari beghinaggi per far conoscere questo patrimonio architettonico e la storia spirituale che essi hanno ospitato durante otto secoli. Questa persona si chiama Graham Keen e merita il titolo di Begardo. Egli ha da poco organizzato a marzo una piacevole visita al beghinaggio di Tongeren con un gruppo dell’associazione “Le Silex”. Dalla relazione che mi ha gentilmente inviato, citerò solo un passaggio che mostra chiaramente la preparazione di queste sue visite: “Il beghinaggio risale al XIII secolo, come la maggior parte dei beghinaggi delle Fiandre. Nel 18° secolo c’erano un centinaio di case (la maggior parte sono ancora lì) che ospitavano più di 300 beghine. Una delle più belle case seicentesche ospita il museo del beghinaggio: la Beghina”.
Graham (grahamfranciskeen@gmail.com)  organizzerà una prossima visita il 19 e il 23 aprile nei beghinaggi di Lierre e Turnhout. Troverete tutte le informazioni e le modalità di iscrizione cliccando su Beguinages April 2022 Se potete, non perdete questa occasione. Grazie, caro Graham, di far gustare questi luoghi e questa storia a chiunque sia interessato/a. E nonostante il ritardo, ricevi i nostri migliori auguri di buon compleanno

Beguines of Medieval Paris (21-02-2022)

Le Marais – Emplacement du béguinage médieval de Paris

Sono molto grata a Bernard Delcourt, carissimo amico e membro della Beguines Newsletter, per aver condiviso con noi i suoi commenti su 2 libri che riguardano entrambi le beghine nella Parigi medioevale. Bernard vive a New York, nel monastero Holy Cross (Santa Croce), una comunità anglicana di consacrati. Ecco il suo testo.

“Di recente ho letto due libri sulle beghine di Parigi che mi sono piaciuti moltissimo in modi molto diversi. Uno è una monografia accademica e l’altro una narrativa storica. Il titolo della monografia, disponibile solo in inglese, è “The Beguines of Medieval Paris: Gender, Patronage, and Spiritual Authority” di Tanya Stabler (University of Pennsylvania Press, 2014) e l’altro è “La Nuit des Béguines” (Editions Liana Levi, 2017) disponibile anche in italiano (La notte delle beghine).

La monografia di Tanya Stabler si basa su ricerche approfondite e presenta ampie note, indice e bibliografia. È incentrata sul beghinaggio di Parigi fondato dal re Luigi IX di Francia, ma copre anche una popolazione di beghine sparse in un grande quartiere di Parigi. Esplora diverse particolarità della popolazione delle beghine parigine: la loro importanza economica nella nascente industria della seta; i rapporti tra le beghine e il clero secolare che studia al Collegio Sorbon (precursore dell’Università della Sorbona) fondato anche questo da Luigi IX; i rapporti tra beghine e clero regolare (in particolare i nuovi ordini mendicanti : domenicani e francescani). Stabler ha ritrovato molto materiale interessante e lo presenta bene. Tutta questa erudizione sulle beghine parigine mi ha reso desideroso di narrazioni sulle vite delle singole beghine. La ricerca storiografica non permette che ciò accada. Quindi, alcuni mesi dopo, mi sono divertito a leggere ciò che l’immaginazione di Aline Kiner presenta come la vita di diverse straordinarie beghine. La Nuit des Béguines si legge sia come un thriller che come un dramma psicologico. Kiner cita la monografia di Stabler nella sua bibliografia e coloro che hanno letto la monografia possono vederne l’impronta sulla narrazione in molti passaggi.

Direi che questi due libri costituiscono una coppia notevole di esplorazioni della vita delle beghine parigine. Spero che entrambi i libri vengano tradotti nelle lingue dei lettori di questa newsletter.”

Béguinage “La croix aux boeufs” à St Martin du Lac (14-01.2022)

(messaggio redatto in collaborazione con Sr Thérèse)
Il Beghinaggio ” La croix aux bœufs”, che potete conoscere cliccando su https://beguines.info/?page_id=37, mi ha da poco inviato la sua “Lettera delle quattro stagioni“, una bella espressione per dire che la pubblicazione è trimestrale. Quella dell’inverno 2021-22 è infatti la​​ 48a di una storia corposa iniziata nel 1991 da tre pionieri: suor Thérèse e i padri Joseph e Maurice. Li troverete nell’ispirante video: La saggezza in cammino: https://www.youtube.com/watch?v=Mi17sWcItGc, che riprende le tappe principali di una “intuizione” percepita da suor Thérèse nel chiostro nel 1986. Dopo 4 anni di maturazione, ecco che nel 1991, il trio sbarca a Barjols (Var) dove l’8 dicembre 1996 inaugura “Alla scuola della saggezza”. La loro passione per la Parola vivente li spinge a creare questo strumento di evangelizzazione. Altri luoghi di vita si susseguiranno in strutture ecclesiali che però non offrono loro la libertà per concretizzare l’intuizione originaria. Nel 2010 dopo una tappa a Gentinnes (Belgio) dal 2004 al 2009, il gruppo, tornato in Francia, trova un posto provvidenziale nel Brionnais. Lì l’intuizione originale prende forma. Dato che il loro stile di vita si avvicina il più possibile a quello della vita beghinale, che li aveva già interessati, il progetto sarà chiamato Beghinaggio. Desiderosi di una vita mistica, inventano e organizzano il quotidiano nel rispetto dei diversi stati di vita, con alla base la fraternità, la condivisione spirituale e… l’autonomia! Saranno tra le 10 e le 12 persone. Alcune risiedono insieme e altre in alleanza, a causa della distanza geografica. Oggi, a seguito di decessi e partenze, la comunità ha diminuito i suoi membri, ma non la forza dello Spirito che la guida.
Nella lettera d’inverno ci colpisce la foto di un cielo incantevole e la frase di Dietrich Bonhoeffer scritta probabilmente dal carcere dove era rinchiuso prima della sua esecuzione: “Meravigliosamente custoditi da forze benevole, attendiamo senza paura ciò che deve accadere. Dio è al nostro fianco la sera e la mattina, e ci sarà sicuramente ogni nuovo giorno”.
Il mio augurio per il 2022 è che questo sentire sia anche il nostro.

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