Buon giorno. Mi chiamo Silvana Panciera e con l’aiuto del mio amico Philippe Hensmans ho deciso nel 2016 di creare questo sito per condividere i frutti di numerosi anni di ricerche sul movimento beghinale. Da qualche anno, anche un secondo amico, Antonio Regazzoni mi aiuta quando sono nei guai informatici. Il mio operatore di servizi è Register.it, una ditta seria e accessibile anche per telefono, di cui sono davvero soddisfatta
Il mio interesse per le beghine risale a una mostra tenutasi a Bruxelles nel 1994, dal titolo Il giardino segreto dell’anima, che portava su diverse forme di spiritualità femminile. Su un pannello della mostra si leggeva “Il movimento beghinale sarebbe forse il primo movimento femminista ? ”Questo interrogativo è stato il punto di partenza di una ricerca che continua da allora, che mi ha portato durante due anni a visitare tutti i beghinaggi del Belgio e che mi ha sempre più spinta a voler far conoscere e riabilitare questa storia al femminile. Una forma di giustizia postuma verso grandi protagoniste, donne combattute, represse, misconosciute, ignorate e a volte anche derise.
Eccone le tappe.
Nel 2009 esce in lingua francese Les béguines (Éditions Fidélité), un libro divulgativo che ottiene un notevole successo e viene ristampato nel 2012.
Nel 2010 viene prodotto il DVD All om all, Alla scoperta del movimento beghinale in Europa, in quattro lingue (EN-FR-IT- NL), disponibile su Youtube.
Nel 2011 l’editrice Gabrielli pubblica l’edizione italiana, Le beghine. Una storia di donne per la libertà, con la prefazione di Marco Vannini.
Nel 2013, sono pronte due traduzioni, in inglese e in tedesco. La prima The Beguines è disponibile su formato ebook.
L’edizione tedesca Die beginen (Edition Octopus) esce in forma cartacea nell’aprile 2014, ma è ad oggi esaurita.
Nel 2015, è la volta di Tre voci per l’amore, in collaborazione con l’iconografa Martina Bugada, dove figurano le icone e un’antologia di testi di tre celebri beghine : Mechthild di Magdeburg, Hadewijch e Marguerite Porete.
Il 2021 segna un passaggio importante nella diffusione delle mie ricerche. Dopo anni di nuove scoperte e di importanti approfondimenti raccolti dagli studi ininterrottamente proseguiti, ho potuto rielaborare l’intera stesura del mio libro e offrirne una nuova edizione, questa volta anche in lingua spagnola.
Realizzata grazie alla collaborazione di Sandra Almeyda, l’edizione spagnola “Las beguinas. Mujeres por la libertad”, disponibile in formato ebook, è la prima delle quattro e si onora della prefazione del Professore Manuel Castells.
Seguirà la versione in inglese, grazie all’ammirevole contributo benevolo dell’amico Graham Keen che ha tradotto il testo nella sua lingua materna. La nuova edizione inglese è anch’essa disponibile in formato ebook e include la prefazione dell’eminente professore Manuel Castells.
Rivisto da Monique Van Lancker, il testo sarà poi edito da ALMORA nella nuova edizione in francese con il titolo “Les beguines. Une communauté de femmes libres”, acquistabile sul sito dell’editore.
Infine, nel giugno 2022 esce la nuova edizione in lingua italiana presso Gabrielli Editore, con la prefazione di Marco Vannini. Il libro Le beghine.Una storia di donne per la libertà è acquistabile, sia in formato cartaceo che ebook, sul sito dell’editore, cliccando sul titolo.
Dal 2014, grazie alla Beguines Newsletter , invio mensilmente informazioni sul movimento beghinale di ieri e di oggi.
Dal 2016, ho intrapreso la realizzazione e il costante aggiornamento di questo sito.
In esso é racchiuso l’omaggio a quelle decine di migliaia di donne che dalla fine del 1100 alla fine del 1900, hanno vissuto un’avventura esistenziale da molti osteggiata, da troppi ignorata e da alcuni anche derisa. Esse avrebbero invece molto da insegnare a noi donne e uomini del XXI° secolo sulle profondità dell’amore e sulla santificazione nella libertà.
In questo breve video, potete vedere la presentazione del libro “Le Beghine”, presso la Biblioteca diocesana di Brescia, il 13 luglio 2016:
La Beguines Newsletter vi informa sui beghinaggi e sulle beghine di ieri e di oggi. È redatta da Silvana Panciera e riletta da Bernard Van Meenen (per la lingua francese) e Graham Keen (per la lingua inglese). Vive grazie alle notizie che voi ci inviate. Grazie di collaborare inviando informazioni su questi temi a info@beguines.info
Ecco le più recenti Newsletters con tra parentesi il mese e l’anno del loro invio:
Agnes Blannbekin’s life and visions (2024 November)
“La ricezione dell’esperienza della beghina Agnes Blannbekin viene ad allargare la conoscenza di quel vasto e affascinante mondo delle beghine”. Così scrive Luciano Bertazzo nell’introduzione al testo “Un mistico vedere. Vita et Revelationes della beghina viennese Agnes Blannbekin (+1315)”. Lo stesso autore ha curato la traduzione in italiano dei pensieri che la beghina Agnes dettò ad un non meglio identificato “scriptor” Ermenricus, un francescano del convento viennese di Santa Croce. Trascrittore o forse anche suo confessore ? La questione resta aperta. Grazie a questa trascrizione in latino semplice disponiamo di 235 brani in cui vengono riportate le visioni, le annotazioni e più in generale le esperienze mistiche della beghina Agnes da lei descritte in lingue vernacolare tedesca nell’arco di tempo dal 1281 al 1294. Nata da una famiglia contadina di Plumbachek tra il 1240 e il 1250, Agnes si trasferì a Vienna per poter più spesso ricevere l’eucarestia. Nel brano 39 delle trascrizioni leggiamo: “ Aveva 11 anni quando iniziò ad ardere di una grande devozione per il corpo del Signore…Desiderava quanto più rapidamente possibile diventare beghina per poter comunicarsi più spesso” (p.31). A Vienna visse insieme con un’altra beghina godendo però di una sua autonomia logistica. Disponeva anche di un oratorio dove pregava l’ufficio quando non poteva farlo insieme ai frati francescani. Era infatti molto vicina al mondo francescano tanto da far pensare che ne fosse anche una terziaria.
Incentrata sull’Eucarestia, Agnes trascorreva molte ore della sua giornata assistendo successivamente alle celebrazioni eucaristiche in tre diverse chiese di Vienna. Grazie alla sua figura e alla trascrizione dei suo “appunti” siamo certe di una presenza beghinale anche a Vienna.
Errata corrige agosto 2024: Cliccate qui per leggere l’introduzione di Tanya Stabler Miller alla traduzione inglese del romanzo di Aline Kiner.
The CIPO is born (October 2024)
Il CIPO – Centro di Interpretazione de Proto-beghinismo di Oignies – è stato ufficialmente inaugurato il 23 agosto 2024 e Graham Keen non è mancato all’appuntamento. Grazie a lui e ai suoi contatti abbiamo resoconti e foto.
La gestazione del CIPO ha preso tempo. È iniziata nel 2017 con una proposta di Rita Fenendael rivolta ai/alle parrocchiani/e di Oignies e a quanti erano disposti a spendersi per recuperare il patrimonio artistico e religioso del Priorato di Oignies. Il progetto ha col tempo coinvolto tanti partener, anche istituzionali, ripresi nel pieghevole, ciascuno dei quali ha portato il suo prezioso contributo, sia di rinnovo della chiesa, sia di presentazione del patrimonio artistico, sia di informazione sul proto beghinismo che proprio da qui è partito. Questa è per l’appunto la missione del CIPO che attualmente si compone di una decina di volontari. Nella prima parte della navata centrale della rinnovata chiesa è stato allestito lo spazio di informazione che comporta una quarantina di pannelli, diversi video e altro materiale cartaceo. La celebrità di questo luogo tiene molto al fatto che qui era venuta a vivere come reclusa gli ultimi 6 anni della sua breve vita (1177-1213) la prima beghina storicamente accertata : Marie che sarà poi identificata con il nome di Marie d’Oignies, benché nata a Nivelles. Cliccate qui per farne conoscenza. La sua eredità spirituale illumina la prima fase di vita del movimento beghinale e delle sue vibranti protagoniste. Un aspetto molto commovente di questa vicenda è l’epilogo terrestre della profonda amicizia spirituale che unì Marie a Jacques de Vitry, suo agiografo e grande difensore del movimento beghinale: le loro spoglie sono riunite nella chiesa e lì proiettate nell’eternità.
I nostri più sincerii rallegramenti con i fervidi auguri di raggiungere tante persone e di far nascere vivaci progetti,
Happy birthday to Saint Amand beguinage (September 2024)
Festeggia il suo 150° compleanno, ma è comunque il più giovane dei beghinaggi storici. La sua storia è turbolenta. Il beghinaggio di Mont Saint-Amand sostituisce quello di Santa Elisabetta, fondato nel 1234. Nel 1872, la decisione del consiglio comunale obbligò il beghinaggio a evacuare il luogo. Così, il 29 settembre 1874, le ultime 300 beghine, accompagnate da una grande folla, furono condotte in corteo da un centinaio di carrozze di dame dell’alta società e dai loro equipaggi fino alla nuova residenza di Mont Saint-Amand. Il conte Engelbert d’Arenberg aveva acquistato un grande appezzamento di terreno di 8 ettari fuori dalla città di Gand, a Sint-Amandsberg, per costruire un nuovo beghinaggio, con 80 case, 14 conventi (case di comunità), un’infermeria con cappella, la casa per la Magistra e la chiesa. La prima pietra del nuovo beghinaggio fu posta nel maggio 1873, quella della chiesa il 29 settembre 1873 e esattamente un anno dopo, 600 beghine e altre 100 donne (madri, sorelle, nipoti e domestiche) si stabilirono in questo vasto sito, circondato da un muro di cinta di 1.070 metri con 2 porte d’ingresso, e con al suo interno 8 strade e diversiprati. A partire dal 1930, il numero delle beghine cominciò a diminuire drasticamente: 75 nel 1965, 45 nel 1972 e non più di 10 nel 1987. Oggi più nessuna. Ma il beghinaggio mantiene uno stile “non profit”. Le associazioni che desiderano stabilirvisi devono avere uno scopo sociale e/o culturale. Buon compleanno al nostro sempre vivo beghinaggio. Per il programma del 29 settembre e attività correlate: https://grootbegijnhof.wixsite.com/home/activiteiten Per un’eventuale visita guidata: Cecile Vanooteghem <cecile.vanooteghem@gmail.com> oppure Graham Keen <grahamfranciskeen@gmail.com> Per immergervi nell’atmosfera: https://www.youtube.com/watch?v=v73rVerd2xY il bellissimo video prodotto da Catherine Boone, con musica dalla lista dei creatori di Youtube.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio che si svolgeranno il 21 e 22 settembre 2024, l’associazione Mémoires d’elles, che lavora per far conoscere e riconoscere le beghine della Provenza, ospiterà uno stand presso l’Abbazia del Thoronet (Var). Una grande occasione per scoprire Douceline, la prima beghina della Provenza e tutte le attività dell’associazione situata nel cuore della Sainte Baume: conferenze, passeggiate meditative, trattamenti di unzione e laboratori olfattivi. Per ulteriori informazioni: https://association-memoires-delles.webnode.fr/stages-conferences-et-salons-2024/
Beguines in the literature (August 2024)
La segnalazione di Milena Garavaglia mi ha fatto conoscere il romanzo storico Io, Partenope di Sebastiano Vassalli, Ed. Rizzoli, 2015. Il libro, scrive Milena “descrive la vita di Suor Giulia, bizzoca – terziaria francescana, suora di strada nel napoletano del 1600, la quale aveva fondatouna comunità di preghiera a cui aderiranno molte persone, laici e religiosi.Suor Giulia (detta Partenope) sarà processata dal Tribunale dell’Inquisizione e si salverà dal rogo abiurando“. Un grande grazie a Milena per questa sua utile segnalazione, tanto più in questo tempo di vacanze, tempo propizio alla lettura.
Ne approfitto allora per aggiungere alcuni altri titoli di narrativa che hanno le beghine tra i loropersonaggi o nel loro titolo: Les très belles heures demademoiselle Symphorose, béguine di Felix Timmermans, tradotto per la prima volta in francese nel 1923, oggi disponibile presso Erik Tonen Book 2002, in cui si racconta di una beghina che si innamora. Il romanzo di Jean-Claude Bologne, Le dit des Béguines (Denoël, 1993) e la raccolta di novelle di Georges Rodenbach, Musée des béguines, 1894, (nuova edizione 2024, Ed.Séguier). Le rempart des béguines di Françoise Mallet-Joris (Julliard, 1951): in realtà il riferimento alle beghine è dovuto solo al nome della via dove si svolge il racconto.
Una menzione speciale va al magnifico e già spesso ricordato romanzo storico di Aline Kiner, La nuit des béguines, disponibile anche in italiano (La notte delle beghine, Neri Pozza, 2018). In seguito all’ottima notizia comunicatami da Susan Emanuel, sappiamo che è ora disponibile anche in inglese. Susan ne è stata la traduttrice ed ha collaborato con la storica Tanya Stabler Miller autrice di TheBeguines of Medieval Paris. Gender, Patronage, and Spiritual Authoritya, la quale aveva scritto un’introduzione purtroppo non ripresa nella pubblicazione finale, ma qui disponibile : Introduction by Tanya Stabler..
Il libro ha però, a mio parere, un terribile limite. Per decisione dell’editore, si presenta col titolo del libro di Marguerite Porete, Lo specchio delle anime semplici, The mirror of simple souls, il che è davvero sconcertante. Lo potete trovare a questo link https://pushkinpress.com/?s=The+Mirror+of+Simple+Souls Certamente l’ottima traduzione di Susan offrirà ad un pubblico anglofono la magia di quanto accadeva a Parigi nel Grande beghinaggio e nei suoi dintorni ai tempi della condanna di Marguerite Porete (+1310).
Encounter Melissa Febos (July 2024)
Nel luglio 2022 ho avuto una speciale sorpresa. La già ben conosciuta scrittrice americana e docente presso l’università di Iowa Melissa Febos mi chiedeva informazioni sulle beghine e in particolare sul loro impegno di castità. Melissa stava indagando sulle forme di castità scelte dalle donne nella storia ed aveva così incontrato anche le beghine.
Per approfondire il suo studio stava programmando un viaggio nel nord Europa per conoscerle più da vicino. Per ora raccoglieva informazioni. E così abbiamo deciso di avere un incontro online che potete ascoltare a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=dI94uYv-5KU Il titolo del video è Celibacy and chastity in the Beguines’ style of life.(Celibato e castità nello stile di vita beghinale).
In seguito ho ricevuto un lungo articolo, frutto del suo viaggio e delle sue riflessioni. Melissa e la rivista di viaggi AFAR hanno gentilmente voluto condividerlo con noi della Beguines Newsletter. Lo trovate cliccando a questo link: https://www.afar.com/magazine/at-beguinages-in-belgium-finding-history-feminism-and-freedom. Qui trovate la traduzione italiana operata da Google translator. Questo articolo, oltre che portarci nei beghinaggi da lei visitati, annoda le scelte di vita dell’autrice ai valori che lei riconosce alle beghine: indipendenza, creatività, servizio e amore. E descrive con sincerità alcuni passaggi della sua vita amorosa di cui anche quello della castità ha fatto parte. Ricerca e maturazione per vivere e non smettere di voler costruire un profondo amore.
The Beguines Synod in Bologna (June 2024) PURTROPPO IL SINODO È STATO ANNULLATO
Una forte ispirazione fa naturalmente scaturire una iniziativa. Così è accaduto per il PrimoSinodo delle beghine. Dopo aver ufficialmente palesato la sua scelta di beghina, coltivata durante diversi anni, Simonetta Pirazzini ha sentito che il suo impegno doveva portare a una migliore conoscenza e a una più intensa coordinazione tra le le donne che trovano nelle beghine una fonte di ispirazione e a volte anche di identificazione per le loro scelte di vita. Con l’aiuto di alcune amiche, Simonetta ha costituito il Comitato LA VIA DELLE BEGHINE e ha lanciato l’iniziativa del Sinodo delle Beghine. Il Sinodo di respiro europeo si terrà a Bologna dalvenerdì6 alla domenica8 settembre. Diverseopzioni di partecipazione sono indicate nella scheda di iscrizione.
La parola sinodo significa camminare insieme e per questo occorre conoscersi, confrontare le proprie pratiche e trovare delle convergenze per la crescita del moderno movimento beghinale. Il sabato mattina grazie agli interventi di Adriana Valerio, Brita Lieb e Francesca Barresi saranno presentate le beghine storiche e moderne e tra queste ultime una in particolare: Romana Guarnieri che identificò in Marguerite Porete l’autrice dello Specchio. Poi nel pomeriggio seguiranno i laboratori di condivisione intorno a importanti questoni relative alla crescita del movimento beghinale. Siete tutte calorosamente invitate a partecipare a questo primo Sinodo multilingue di cui trovate il programma e le indicazioni pratiche sulla scheda di iscrizione al seguente link https://forms.gle/1e2MpLaMdf7mTPxQ9 .L’iscrizione sarà da rinviare cliccando su Invia (Envoyer) preferibilmenteentro il 30 giugno. L’iscrizione sarà confermata dopo il versamento di € 20,00 sul C/C intestato a La Via delle Beghinepresso Emilbanca IBAN IT20Y0707202409000000744211
Per contatti e informazione scrivere a : sostareallapresenza@gmail.com
Percorriamo insieme La Via delle Beghine.
A new Beghard in Belgium (May 2024)
Segno dei tempi o solo notizia di cronaca ? In ogni caso, la decisione di Louis C. di fare professione di Begardo il 28 maggio davanti a un’autorità ecclesiastica non sarà l’unica prima a cui assisteremo in futuro. Il mondo beghinale offre infatti la possibilità di un prolungato impegno spirituale e religioso laico, all’insegna di un’altrettanta marcata libertà di ricerca personale. Oggi Louis ha 36 anni e vive a Bruxelles. È nato in Africa ed è il quinto di sei figli di una famiglia molto originale per le tre diverse confessioni cristiane presenti in essa: cattolica, evangelica e anglicana (madre, padre, nonno paterno). É stato quindi immerso nell’ecumenismo fin dalla prima infanzia. Ogni domenica i tre culti venivano onorati con la partecipazione alle tre funzioni religiose delle tre diverse Chiese. Non sorprende quindi che la questione vocazionale sia stata al centro della sua storia. La sorpresa nasce dalla sua scelta finale, maturata dopo tanti esercizi spirituali, visite a diversi monasteri e accompagnamento spirituale, in particolare all’interno della famiglia domenicana, tradizionalmente vicina al mondo beghinale. A ciò contribuì infine anche la sua professione nel settore alimentare, orientata alla fermentazione, che lo portò nel cuore della produzione della birra di cui divenne artigiano creativo. Attualmente sta sviluppando una nuova birra, il suo sostentamento ma anche il suo legame simbolico con la produzione monastica della grande tradizione birraria del nord Europa e del Belgio in particolare. “Celtico Nero”, come ama definirsi, non potrebbe vivere altrove se non in Belgio. E poiché un amico prete gli avrebbe detto un giorno “saresti stato un magnifico Begardo”, questa esclamazione ha trovato la sua strada: Louis farà la sua professione adottando la propria “Carta” di impegno. Un altro impegno che ha chiaramente fatto suo è l’appello di Papa Francesco ad “andare nelle periferie” per incontrare coloro che lottano per la propria sopravvivenza, coloro per cui il mondo beghinale ha continuato ad occuparsi durante i suoi otto secoli di esistenza.
A te, caro Louis, i nostri migliori auguri per questo impegno che certamente “fermenterà” la tua vita, ma anche la nostra e quella delle persone che incontrerai. Per mandargli un messaggio: Louis C. <l.c.l@mail.ch>
La Carta del Begardo Louis La vocazione di Begardo consiste nel vivere nel cuore del mondo attraverso la preghiera e il lavoro santificato, con il Vangelo come unica regola di vita al servizio della vita religiosa individuale. L’assenza di una casa comune implica case vicine, attorno ad una parrocchia dove ogni Begardo si impegna secondo la propria disponibilità in uno spirito di solidarietà. Il Begardo promette di amare Dio con tutto il suo essere e di abbandonarsi totalmente a Lui. Promette probità e sottomissione a Dio.
Beguines’ Remembrance Day (April 2024)
Molte persone vorrebbero che il 14 aprile fosse istituito come Giornata in Memoria delle Beghine. Tra queste promotrici troviamo Debby Van Linden (https://begijnhovenqueeste.wordpress.com) che nel 2015 ha aperto una pagina Facebook in olandese e inglese che si può visitare e seguire cliccandohttps://www.facebook.com/profile.php?id =100064861351590
Per contatti: begijnhovenqueeste@gmail.com
Il 14 aprile 2013 è infatti la data della morte dell’ultima beghina storica del mondo, Marcella Patijn, della quale Dominique Costermans ha tracciato il seguente profilo pubblicato sulla rivista L’appel nel giugno 2022: https://beguines.info /wp-content/uploads/2017/08/Appel-2022.pdf
“La vita semplice di Marcella Pattyn non avrebbe attirato l’attenzione degli enciclopedisti se non fosse stata l’ultima beghina al mondo. Nata nel Congo Belga nel 1920, la sua cecità ha ostacolato la sua vocazione di suora missionaria. Fu in seguito ad una donazione di una delle sue zie al beghinaggio di Gand che poté unirsi al beghinaggio di Saint-Amand nel 1941. Vent’anni dopo, lo lasciò per quello di Courtrai dove visse una vita di servizio e di preghiera, dedicandosi al lavoro a maglia, alla tessitura, all’organo, al pianoforte e alla fisarmonica. A ottantasette anni andò in una casa di riposo, sempre a Courtrai. Morì lì nel 2013, all’età di novantadue anni. “D’ora in poi”, scrive la famosa rivista inglese The Economist, “in questo tesoro nascosto nel cuore delle città fiamminghe che sono i beghinaggi, le donne velate che vediamo andare a messa, o attaccare malvarose ai loro abiti scuri e ai loro soggoli bianchi, non sono altro che fantasmi. »
Non vi dimenticheremo.
A very active spring (March 2024)
Molte sono le attività che ci aspettano nella prossima primavera. Anche la stagione ha certamente contribuito al risveglio delle nostre energie. Ecco le segnalazioni di cui ho avuto notizia. Il giardino delle beghine di Mantova ci propone diversi momenti di condivisione intorno al bellissimo tema “pregare donna” con l’intento di dare “una nominazione al femminile del proprio pensare, credere, pregare”. Nella locandina qui a fianco troverete tutte le informazioni per gli appuntamenti del 16 marzo e del 25 maggio che avranno luogo a Mantova Le registrazioni dei primi incontri sono disponibili sul canale youtube del Giardino. www.nelgiardinodellebeghine.it
Dall’Italia alla Germania: la Dachverband-der-beginen propone il suo annuale Beginen reise, dal 29 aprile a 2 maggio, con destinazione Olanda e Belgio, Saranno visitati i seguenti beghinaggi: Breda, Hoogstraten, Leuven, Aareschot, Brugge e Turnhout. Le visite saranno accompagnate da persone esperte. Per informazioni, contatti e iscrizioni rivolgersi a brigitte.lambsheim@web.de https://www.dachverband-der-beginen.de/beginenprojekte ATTENZIONE: le iscrizioni chiudono il 15 marzo.
Passiamo ora alla Francia. Il beghinaggio di Saint Martin du Lac propone il 6 e 7 aprile un seminario animato da Rita Fenendael dal titolo “Le beghine. Ieri e oggi”.
Nel pieghevole Séminaire du printemps St Martin du Lac troverete le informazioni utili all’iscrizione, la presentazione della beghina Rita, il programma e l’itinerario. Anche qui le iscrizioni devono arrivare prima del 28 marzo, inviandole al seguente indirizzo: Beguinage St.Martin du Lac <beguinage.71110@gmail.com>
A tutte queste importanti iniziative, tanti auguri di una bella realizzazione.
E tanti auguri a tutte per la nostra festa dell’8 marzo…Sempre avanti !
Sylvain Piron & Christina (February 2023)
É un vero peccato che il libro in francese di Sylvain Piron/ Thomas de Cantimpré, con la collaborazione di Armelle Le Huërou, Christine l’Admirable. Vie, chants et merveilles (Cristina l’Ammirabile. Vita, canti e prodigi) (éd. Vues de l’esprit, Bruxelles, 2021) abbia per ora solo una traduzione italiana disponibile su questo sitohttps://ed.bibliotecafrancescana.it/prodotto/vita-di-cristina-lammirabile/?v=78533df0a516. Questo lavoro è infatti un prezioso spaccato della vita di questa impressionante beghina che tra fascinazione e terrore soggiogò le persone che la incontrarono durante la sua vita (ca1160-1224) al punto di ricevere l’appellativo di Ammirevole. Per una sua breve biografia cliccate su https://beguines.info/?page_id=2132&lang=it Basandosi sul confronto dei 17 manoscritti integrali in latino della Vita Beate Cristine, cioè iltesto redatto dal domenicano Thomas de Cantimpré, Il medievalista Sylvain Piron, Direttore di studi all’École des hautes études en sciences sociales (Paris),valendosi della collaborazione di Armelle Le Huërou., ha cercato, da studioso com’è, di trovare una linea di demarcazione tra il reale vissuto della Beata e le costruzioni fantasiose che addobbano ogni fenomeno prodigioso. E di prodigioso nella vita di Cristina ce n’è davvero tanto, a cominciare dal suo primo ritorno dalla morte, al suo volare sui rami degli alberi, a mettersi nei forni ardenti o a restare per giorni nell’acqua ghiacciata del fiume. Sylvain la qualifica di “professionista dell’al di là” e rivendica il diritto di una ricerca che definisce“scienza sociale delle pratiche dell’invisibile”. Con quale diritto infatti l’invisibile dovrebbe essere qualificato di irreale ? Non possiamo che essere in completa sintonia con questo filone di ricerca e augurarci che possa sfociare su molte realizzazioni.
Per le persone che non possono accedere al libro (in francese o in italiano) ho preparato un testo in inglese in cui ho raccolto quelli che mi sono sembrati gli spunti più interessanti del libro di Sylvain Piron. Troverete questo mio testo Christine the Astonishing by Silvain & Silvana, cliccando su https://beguines.info/wp-content/uploads/2017/08/Christina-the-Astonishing-by-SylvainSilvana.pdf
It’s time for greetings and gifts (January 2024)
Questo messaggio vi arriva nei primi giorni del 2024 perché volevo augurare ad ogni persona che mi legge di accogliere questo nuovo anno con la rinnovata fiducia e speranza che il Natale ci porta: il male non avrà l’ultima parola.
Tempo di auguri, ma anche di doni. Nella mia esperienza di bambina i regali li portava la Befana, una strega buona, che volando sulla sua scopa lasciava in ogni parte del mondo un regalo e delle leccornie nella calza appesa al camino. Ora anch’io vorrei farvi qualche regalino beghinale, uno per ogni lingua, sperando che siano graditi. Mi scuso con le beghine tedesche per le quali non ho trovato un regalo nella loro lingua, ma spero potranno avvalersi di quello inglese.
In italiano trovate un mio sintetico intervento di 26 minuti sull’identità delle beghine storiche. E’ stato realizzato via zoom in occasione del primo incontro tenutosi il10 giugno 2023 a Mantova Nel Giardino delle beghine sul tema “essere beghina oggi”. Rispondeva alla domanda: quali aspetti definivano l’identità delle beghine storiche. https://youtu.be/yB95Y5ceq1E In francese potete ascoltare il recentissimo podcast di circa 30 minuti Béguinages, Solidarités, Pèlerinages, della trasmissione messa in onda il 17 dicembre 2023 sul canale 1 della radio televisione svizzera. Il giornalista Matthieu Wirz ha incontrato le beghine del beghinaggio di St Martin du Lac, nel sud della Borgogna, e ha realizzato un ispirante reportage a partire dalla loro quotidianità. In chiusura c’è un mio breve commento. https://www.rts.ch/audio-podcast/2023/audio/beguinage-solidarite-pelerinage-27460004.html?id=27460001 In inglese grazie a Graham che me lo ha fatto conoscere, possiamo ascoltare il podcast di circa un’ora che la BBC (radio Four) ha dedicato a Julian di Norwich intervistando molte persone studiose di questa reclusa. Personalmente la considero iscrivibile nel movimento beghinale per la sua mistica cristocentrica dall’impronta materna e famigliare, contrassegnata da un ottimismo che il secolo di sventure in cui è vissuta certo non incoraggiava. https://www.bbc.co.uk/programmes/m001rgs4
Segnalo inoltre con gioia che a Parma, su iniziativa del Teatro Europa, nel quadro della loro iniziativa Femminile occidentale. Amanti Guerriere- sguardi sul misticismo femminile saranno presentate Julian of Norwich (3-4 febbraio) Mechthild von Magdeburg (9-11 febbraio) e Hildegard von Bingen (23-24 febbraio)
Per informazioni : il loro sito https://www.europateatri.it/stagione-serale-2/, o europateatri.pr@gmail.com o 00 39 0521243377
Essen International Conference (December 2023)
Terminiamo l’anno 2023 con una bellissima notizia: il convegno di Essen (ottobre 2023) organizzato dalla Dachverband-der-beginen (https://www.dachverband-der-beginen.de) è stato un vero successo. 56 partecipanti provenienti da 7 diverse nazioni erano presenti, come leggiamo nel comunicato stampa qui disponibile in inglese. Tra le persone presenti Simonetta Pirazzini (Italia) e Graham Keen (Belgio), membri della Beguines Newsletter, hanno provveduto ad inoltrarmi i testi e le informazioni da condividere con voi. Grazie Simonetta et Graham, a nome mio e di chi legge questo messaggio.
Il convegno era finalizzato alla conoscenza del mondo beghinale storico ed aveva un’ ospite illustre: Sr. Laura Swan, Benedettina del St. Placid Convent di Washington. Priora del convento, accademica e scrittrice, Sr Laura Swan è a noi nota per il suo magnifico libro The winsdom of the Beguines (2014), un’approfondita ricerca sulle beghine storiche ora disponibile anche in tedesco grazie al lavoro di tre beghine che lo hanno tradotto e pubblicato: Katelene Mauritz di Mönchengladbach, Brita Lieb di Fulda e Cornelia Perthes del beghinaggio di Essen. Grazie care Beghine.( clicca qui per il testo in inglese di Laura Swan). Dopo la conferenza di Sr Laura è stata la volta della beghina Brita Lieb che ha presentato un altro importante lavoro di ricerca: quello di Tania Stabler Miller (Ignatius Loyola University, Chicago) sul celebre beghinaggio di Parigi, fermamente voluto dal re Luigi IX. (clicca qui per la sintesi dell’intervento di Brita). Nel pomeriggio, due studiosi di archivi Dr Sarah Hoyer (Ulm) et Dr Jörg Voigt (Hanover) hanno presentato le loro ricerche locali. Non si è detto molto degli sviluppi attuali del movimento beghinale, ma Simonetta ci conferma che diverse giovani donne erano presenti al convegno e Graham afferma di essersi entusiasmato per la magnifica atmosfera dell’incontro. Anche Sr Laura è ripartita molto contenta di aver visto una realtà beghinale così numerosa e vivace in Germania.
Lunga vita alla Dachverband-der-beginen che ha già annunciato una terza conferenza internazionale ad Essen nel 2024.
Beguinal music and songs (November 2023)
Le beghine cantavano, suonavano strumenti e componevano. Nei beghinaggi esistevano spesso delle “cappelle musicali”. Tuttavia, molto poco di questo prezioso patrimonio ci è noto ed è attualmente disponibile. C’è però una magnifica eccezione: si tratta dei 2 CD registrati dal gruppo Psallentes (https://psallentes.com/). Psallentes è un ensemble gregoriano fondato nel 2000 da Hendrik Vanden Abeele, che da allora ne è il direttore artistico. Il gruppo presta una particolare attenzione al canto gregoriano del tardo Medioevo e del Rinascimento e di conseguenza è arrivato alle nostre beghine. Mentre in origine Psallentes esisteva solo in versione maschile, nel 2007 è stata creata la sua controparte femminile. Attualmente è composta da sette cantanti donne. I 2 DVD nascono da trascrizioni di manoscritti rinvenuti nei beghinaggi fiamminghi belgi di Anversa, Bruges, Mechelen e Turnohout, nonché nel beghinaggio di Amsterdam.
Se desideri ottenere questo album composto da 2 DVD di musica celestiale, che ho con me da anni, puoi ordinarlo inviando una email a hendrik.vda@me.com. Il costo è di 15 euro, senza spese di spedizione per il Belgio e con spese di spedizione per il resto del mondo. Ti preghiamo perciò di indicare il tuo indirizzo nella tua email per facilitare i passaggi successivi.
Certo, sarebbe davvero un bel regalo di Natale.
Beguinages. The sacred houses of free women (October 2023)
Luglio 2023. L’intrepida Devana parte con il marito e il camper per una “spedizione” resa quanto mai ardita dall’incessante pioggia battente che colpisce il Nord Europa.
Devana si mette in viaggio con lo scopo di realizzare un reportage sui beghinaggi fiamminghi, in particolare i 12 riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità. Il risultato del suo lavoro editoriale non può che sbalordire per la ricchezza dei contenuti, la qualità delle musiche originali della compositrice Carlotta Ferrari e le immagini di grande impatto. L’intuizione originale di Devana è contenuta nel titolo stesso del video “Beghinaggi. Le sacre case delle libere donne” disponibile su https://youtu.be/qmoZNJf1Z5I per la versione in italiano o su https://youtu.be/O6WCQ5x7jcko in italiano con sottotitoli in inglese. ( testo Beghinaggi le sacre case delle libere donne e testo Beguinages the sacred houses of the free women-1 con l’aiuto di Graham Keen). Partendo da Virginia Woolf e dallo spazio di “Una stanza tutta per sé” fino a Guglielma la Boema, si ritrova nel reportage tanta memoria di donne che hanno vissuto a testa alta.
Devana, figlia di Liliana, ha fondato nel 2017 La Scuola delle Donne®, scuola gratuita di cultura e visione femminina (vedi https://youtube.com/@lascuoladelledonne), interamente costruita su un’ipotesi di rete online, con letture quotidiane di opere letterarie e documentari su donne regolarmente messe in secondo piano. Le alunne della Scuola, Claudia e Valeria, hanno contribuito al reportage con ricerche sui beghinaggi lombardi. Ovviamente le beghine erano inevitabilmente nel campo di interesse della Scuola che sull’argomento ha già realizzato diversi video qui reperibili su https://www.youtube.com/watch?v=efPlc5fhxLU&list=PLw-5NhwSbsH_CWVj6Qi4EkVF9ietsu9Cc
Cara Devana, Graham ed io siamo fieri di te e felici di averti accompagnata in questa prodigiosa avventura.
Can God be said to be feminine? (September 2023)
« Dieu peut-il se dire au féminin ? » Si può parlare di Dio al femminile? Si tratta di una questione molto destabilizzante e di grande attualità poiché, grazie all’accesso delle donne agli studi teologici, abbiamo finalmente teologhe donne che pongono una critica tagliente al pensiero patriarcale dei grandi monoteismi. Una domanda che si è posta anche Douceline Duthoit Bertrand, membro della nostra Beguines newsletter. Le beghine Giuliana di Norwich e Mechthild di Magdeburgo sono state le sue prime guide nel cammino di ricerca delle tracce del femminile di Dio nella storia religiosa. Questa ricerca ha portato alla stesura della tesi “Traces du féminin dans l’image de Dieu(Tracce del femminile nell’immagine di Dio)”, presentata nel luglio 2023 presso l’Institut Supérieur de Théologie des Arts (Parigi – Francia). E poiché Douceline è anche pittrice, ha cercato tracce di questa immagine femminile di Dio tra le opere artistiche: l’arte come luogo teologico. Un esempio ? Il famoso “Ritorno del figliol prodigo” di Rembrandt esprime un’idea della divinità come padre e madre insieme attraverso la rappresentazione delle due mani, una riferita al maschile, l’altra al femminile (per approfondimento, ascoltare https://www.rcf.fr/articles/vie-spirituelle/decouvrir-le-retour-du-fils-prodigue-peint-par-rembrandt di Paul Baudiquey, 2021).
Douceline dedica il suo libro alle sue tre nipoti: Mahault, Ninon e Blanche, perché vorrebbe che un giorno potessero trovare “normale” che ci rivolgiamo a Dio come padre e madre, allo Spirito ( Ruah, termine femminile in ebraico) come luogo di relazione e alla Trinità come paternità. Un libro appassionante, documentato ed equilibrato.
Per contattarla: douceline.bertrand@wanadoo.fr
Congratulazioni cara Douceline e grazie per questo prezioso traguardo.
Looking to connect with other Beguines in England (August 2023)
Tra le missioni della Beguines Newsletter vi sono mettere in contatto persone che hanno progetti beghinali, pubblicizzare attività rilevanti per una migliore conoscenza delle beghine e mettere in evidenza le attività culturali realizzate dei membri della Newsletter sull’argomento. In questo messaggio troverete realizzati i primi due obiettivi: connettere le persone e pubblicizzare le attività. Ecco quindi qui a seguito il messaggio scritto e inviato da Lainey. Diamo alla sua richiesta tutta la nostra attenzione.
Connettere le persone con progetti beghinali
“Buon giorno ! Vorrei presentarmi. Mi chiamo Lainey Bateman. Dopo una carriera di discreto successo nel mondo degli affari, circa 13 anni fa arrivò la chiamata al ministero religioso a tempo pieno. La mia vocazione era organizzare ritiri con mio marito prima in Cornovaglia e poi sull’Isola di Man. I ritiri prevedevano un ritmo quotidiano di preghiera e adorazione e durante quel periodo abbiamo visto persone guarite, liberate e il loro destino riattivato. Purtroppo, nel gennaio di quest’anno mio marito ha deciso che non voleva più essere nel ministero, né sposato con me Negli ultimi sei mesi ho trascorso molto tempo pregando, cercando il Signore per ciò che mi aspetta. So che ho molto da dare. Di conseguenza, sto cercando di connettermi con le Beghine che vivono in Inghilterra. Attualmente risiedo in Cornovaglia e sto cercando di costruire una comunità, sia online che in presenza. Puoi contattarmi a <elaine@lesanctuaire.org.uk>
Non vedo l’ora di entrare in contatto con te. Cordiali saluti
Lainey” (https://www.linkedin.com/in/elaine-clarke-41933523)
Dal 1 al 3 giugno si è svolto a Leuven, presso l’Università cattolica fiamminga, un importante convegno dal titolo Female Corporeality and Religion (Corporeità femminile e religione), organizzato dal Centre for Women’s Studies in Theology. Svolto tutto in inglese, tra i molti interventi di donne, alcuni erano anche online. Sfidando fusi orari e difficoltà linguistiche, mi sono iscritta e ne ho seguiti quattro. Di uno in particolare vorrei riferirvi, sia perché in esso si parla di beghine (Marie d’Oignies) o di altre mistiche vicine al mondo beghinale (Christina l’Ammirabile e Ida di Nivelles), sia perché grazie alla gentilissima oratrice, ho ricevuto il suo testo con il suo accordo per comunicarvelo e un “abstract” preparato appositamente per noi. Grazie di cuore alla Professoressa Daniela Blum, dell’Università tecnica di Aquisgrana (RWTH Aachen University) per il suo interessantissimo intervento Corporal Relationship, Corporal Conformation: Female Forms of Following Christ around 1200 (Relazione corporale, conformazione corporale: forme femminili della sequela di Cristo nel 1200). Ecco quanto ella stessa scrive: “Nelle fonti agiografiche dell’Alto Medioevo, il corpo femminile è uno strumento di salvezza. In realtà la beghina Maria di Oignies, la penitente Cristina Mirabilis e la cistercense Ida di Nivelles non impegnano il proprio corpo ma quello del Cristo sofferente. Nell’importante campo della penitenza, le donne non possono confessare e pronunciare l’assoluzione come i sacerdoti. Ma possono portare i loro corpi. È interessante notare che in queste Vitae il corpo femminile si muove coerentemente nel contesto sacramentale. Oltre all’Eucaristia, è in gioco la seconda azione clericale decisiva del Medioevo, la penitenza. Il corpo femminile si muove tra l’Eucaristia e la penitenza e quindi concretamente nei campi dell’azione clericale, senza richiederli almeno a livello verbale. Sul piano performativo si possono certamente riscontrare nelle agiografie, richieste rivolte ad una chiesa clericalmente rafforzata dopo la riforma gregoriana”. Buon proseguo delle sue ricerche, Dottoressa Blum.
German language in the Beguines Newsletter (June 2023)
Abbiamo nella News Letter una nuova versione in tedesco. Diamo subito il benvenuto alle decine di nuove beghine tedesche che leggeranno per la prima volta la Beguines Newsletter. Le loro email sono state integrate nell’indirizzario grazie all’incontro tra Graham Keen e Brita Liebe durante il Beginen Reisen 2023 e grazie alla traduzione che Graham si è impegnato a fornirci mensilmente. Un magnifico esito che mi rende particolarmente felice dato che, seppure i primi esordi del movimento beghinale siano nati nell’attuale Belgio, è certamente la Germania che ne ha visto i più importanti numeri. Una lettera del 1321 del papa Giovanni XXII al vescovo di Strasburgo riferisce la presenza di 200.000 beghine nella sola Germania occidentale. Per città come Colonia o Strasburgo si citano tassi molto elevati: nel 1243 il cronista Mathieu de Paris rileva a Colonia la presenza di 1000 beghine pari al 6% dell’allora popolazione. Nel XIV° secolo si menzionano 85 conventi beghinali a Strasburgo e 169 a Colonia con circa 1170 beghine. Non stupisce allora quanto rileva Paul Marchal nel suo articolo De Duitse Begijnenbeweging in de Middelleeuwen e cioè che “La primissima menzione scritta della parola “beghina” risale all’anno 1223 e compare in un documento storico, conservato presso l’Archivio Comunale di Colonia”.(vedi immagine). Un caloroso benvenuto alle nuove arrivate e un grazie agli artefici di questa amichevole collaborazione.
Beguines in Germany today (May 2023)
Si è da poco concluso il Beginen Reisen 2023, cioè il viaggio studio che ogni anno la Dachverband-der-beginen organizza per approfondire la conoscenza del mondo beghinale. Quest’anno la destinazione erano alcuni beghinaggi delle Fiandre in Belgio. Una trentina di “beghine” accompagnate dall’intrepida Brita Lieb hanno visitato i beghinaggi di Turnhout, Lier, Mechelen, Dendermonde, Kortrijk, Brugge, Sint-Truiden, Zouteleew, Tongeren e Diest. Anche Graham Keen, la migliore guida dei beghinaggi del Belgio, ha trascorso diverse ore insieme a loro. Tra gli obiettivi della Dachverband-der-beginen troviamo la fondazione di comunità di beghine e il collegamento in rete di iniziative e progetti residenziali beghinali, attualmente 19 con 340 donne che vi alloggiano. Ma salgono a più di 600 donne le beghine attivamente coinvolte. Cifre imponenti!
Il 14 ottobre 2023 sarà organizzata a Essen la conferenza internazionale di cui trovate tutte le informazioni nel seguente documento: International conference 2023 Notiamo con piacere la presenza della priora benedettina Laura Swan OSB (Ordo Sancti Benidicti),Washington DC, USA, autrice del bellissimo saggio The wisdom of the Beguines ora disponibile anche in tedesco. Un’occasione da non mancare.
Beguines, yesterday and today (April 2023)
In questo 14 aprile, decimo anniversario della sua morte, onoriamo la memoria dell’ultima beghina storica, Marcella Pattijn, deceduta a Kortrijck (Courtrai) il 14 aprile 2013. Marcella muore durante il sonno nella casa di riposo Sint-Jozef che l’aveva accolta dopo che ebbe vissuto nel beghinaggio di Kortrijk (Courtrai) dal 1960 al 2005. Ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente quando ancora abitava nel beghinaggio. Una donna quasi cieca, piena di humour e talento musicale.
Pur chiamate con nomi diversi secondo le diverse aree di residenza, le beghine storiche avevano dei tratti comuni, sempre con eccezioni possibili, che permettevano di identificarle. Personalmente ne ho individuati sei:
1.Abitare insieme con sole donne o viversi “insieme” in modo spazialmente identificabile;
2.Avere una Regola comunitaria condivisa;
3.Prendersi cura reciproca tra beghine sia nel proprio “beghinaggio” che verso anche altre comunità beghinali in casi di avversità;
4. Darsi ad opere di carità (quante ne potremmo enumerare nei secoli);
5. Santificare il proprio lavoro, di cui conservavano i proventi;
6. Avere una personale vita spirituale e una religiosa comunitaria di preghiera intense. Alla base di entrambe stavano le promesse (e non voti) di castità e obbedienza e la ricerca di “santificazione nella libertà“, già iscritta nella Carta del beghinaggio di Bruges dell’anno 1245.
E le beghine moderne ? Ce ne sono ancora ? Certamente. Come identificarle oggi ? Un gruppo di donne del Giardino delle beghine di Mantova ha espresso il desiderio di approfondire cosa significhi essere beghina oggi. Con le persone interessate a questo argomento ci saranno degli incontri periodici online in italiano che permetteranno anche a chi abita fuori Mantova di poterci partecipare via Zoom. Se sei interessata a parteciparvi, scrivimi a info@beguines.info
Proto-beguinisme in Oignies (March 2023)
Rita Fenendael, beghina membro della nostra Newsletter, si è impegnata fin dal 2016 nella progettazione e realizzazione di un interessante progetto: il Centro per l’Interpretazione del Proto-beghinismo a Oignies (CIPO), frazione del comune di Aiseau-Presles, nell’Hainaut belga. Il nome della località Oignies richiama immediatamente quello di Marie d’Oignies. Famosa ai suoi tempi, poco conosciuto oggi, è tuttavia dalla sua influenza che prende avvio questo progetto. In un’ala della chiesa di Aiseau-Presles dove si trovano le spoglie di Marie e quelle del suo “figlio spirituale” Jacques de Vitry, sarà allestito uno spazio per evidenziare le prime manifestazioni del movimento beghinale (proto-beghinismo) specifico di questa regione. Ci saranno una mostra permanente e altre temporanee che permetteranno di mettere in risalto soggetti particolari e anche riproduzioni di opere originali del Tesoro dell’orafo Hugo d’Oignies, attualmente conservato nel Museo di Arti Antiche di Namur. Inoltre ci saranno visite guidate, laboratori tematici e convegni. Questo progetto ha incontrato l’interesse del Comune di Aiseau-Presles, del Vescovado di Tournai e di varie associazioni locali. I lavori di allestimento della chiesa sono iniziati a settembre 2022 e il programma provvisorio li prevede ultimati in primavera, con una possibile inaugurazione a maggio 2023. Ci stiamo quindi arrivando. Questa iniziativa vuole essere aperta a un largo pubblico e garantire perciò l’accessibilità dei contenuti e disporre di una logistica senza barriere architettoniche. Anche un pellegrinaggio che colleghi Nivelles, Willambroux, Oignies, Namur è un’idea cara al CIPO, con inoltre un programma di possibili reti tra i vari beghinaggi e i loro rispettivi musei.
Per riqualificare l’antica abbazia di Oignies, luogo di insediamento dell’antico Priorato, di cui Jacques de Vitry è stato per un certo tempo uno dei membri, verrà allestito un centro residenziale per anziani. Auguriamo a questo entusiasmante progetto tutto il successo che merita.
Per qualsiasi contatto: Rita Fenendael <rita.fenendael@uclouvain.be>
The Béguinage St-Elisabeth in Valenciennes (13th-14th centuries) (February 2023)
Il 30 settembre 2021, Huanan LU ha presentato la sua tesi di dottoratoin “Storia e civiltà”, nell’ambito dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales, sotto la direzione del medievalista Sylvain Piron. Nella giuria figurava anche Walter Simons, autore del fondamentale studio sul mondo beghinale “Cities of Ladies. Avendo ricevuto una borsa di studio di quattro anni finanziata dal CSC (China Scolarship Council), possiamo ipotizzare la durata di questo imponente lavoro di archivio. Il titolo della tesi è Il beghinaggio di Santa Elisabetta a Valenciennes (secoli XIII-XIV). Si tratta di 426 pagine che sono disponibili online, cliccando file:///C:/Users/xXx/Downloads/Lu_Huanan_these_2020.pdf . Le ho lette avendo naturalmente come catalizzatore le tracce della presenza di Marguerite Porete all’interno di questa comunità beghinale, presenza che la tesi conferma pienamente, anche se probabilmente non sia stata di lunga permanenza. Solo l’indagine inquisitoriale parla di lei col nome di “Marghoneta”. Si tratterebbe forse di una “damnatio memoriae” verso “l’eretica” che aveva scosso il tranquillo vivere della comunità? Il beghinaggio di Valenciennes, uno dei primi in Francia, risale all’anno 1239 e diviene parrocchia autonoma a partire dal 1250. Inizialmente la comunità beghinale si innesta nell’ospedale di Santa Elisabetta, poi, nel 1265, si struttura in uno spazio proprio. Il beghinaggio vive e prospera senza turbamenti fino all’inchiesta ecclesiastica del 4 agosto 1323. Dopo il Concilio di Vienne (1311-12) infatti ogni vescovo è incaricato di un’indagine sull’ortodossia delle beghine all’interno della sua diocesi. Nonostante l’infamia causata dalla condanna di Marguerite Porete, il beghinaggio di Santa Elisabetta supera rapidamente l’inchiesta contro l’eresia e continua ad attrarre molte donne nubili di ogni ceto sociale. Vi riesce anche grazie ai numerosi appoggi dei signori dell’Hainaut e dei poteri locali, religiosi o laici. Analizzando gli archivi documentari di questo beghinaggio durante i secoli XIII e XIV, questa tesi si propone di descrivere lo spazio in cui vivono le beghine valenciane, compreso il loro universo materiale, il sistema amministrativo della comunità, e in particolare gli schemi sociali, economici, politici e religiosi in cui si trovavano. Cerca anche di determinare se la relazione di Marguerite Porete sia stata accidentale e l’impatto che il suo processo ha avuto sul beghinaggio. In questi due secoli, questo beghinaggio ha sviluppato uno speciale sistema di gestione sufficiente a garantire la massimizzazione dei propri interessi da un lato e ha formato una rete di solidarietà composta da signori, monaci, borghesi e clan familiari dall’altro. Una comunità così consolidata con questo forte sostegno non ha tollerato membri inquietanti rappresentati da Marguerite Porete ed è stata in grado di affrontare tutte le sfide che ella avrebbe portato.
Poche tracce rimangono oggi di questo beghinaggio, a causa della Rivoluzione francese che ne ha demolito la chiesa e gli edifici. Rimangono il portale e cinque casette con la possibilità di una visita guidata organizzata dal Turismo di Valenciennes : https://www.tourismevalenciennes.fr/groupes/votre-devis-en-ligne-0/le-quartier-du-beguinage
Starting with Hadewijch (January 2023)
Quando una persona interessata al movimento beghinale mi chiede da quale beghina iniziare a leggere i testi, non esito a suggerire Hadewijch (+1250). Più precisamente le sue poesie, che sarebbe meglio definire canti, poiché erano per lo più musicate. Perché, mi chiederete, cominciare proprio con lei? Perché i testi di Hadewijch ci parlano di un Amore che, pur essendo mistico, ha tutte le sfumature che anche noi potremmo conoscere. Struggimenti, ma anche abbandoni, la gioia dell’unione, ma anche il dolore dell’inafferrabile. In lei ci riconosciamo e il suo totale inabissarsi nell’Amore nutre anche i nostri passaggi a vuoto.
Questo forse spiega in parte la sua grande popolarità che Veerle Fraeters, riconosciuta esperta di Hadewijch, così commenta: “Paradossalmente, mentre Hadewijch, a differenza delle sue colleghe Mechthild di Magdeburg e Marguerite Porete, non sembra essersi profilata come “scrittrice” durante la sua vita né cercato o trovato sostegno clericale per pubblicare la sua opera, oggi gode di una reputazione inequivocabile come la più grande scrittrice delle tre” (Hadewijch and the Beguine Movement, p.6, grazie ad Academia.eu) Con mia grande gioia questa volta posso proporre la lettura delle 45 canzoni di Hadewijch in ciascunadelle tre lingue della nostra Newsletter. Per le altre sue opere, vogliate consultare la bibliografia a vostra disposizione sul sito https://beguines.info
In ITALIANO : il recentissimo libro Hadewijch di Anversa, I canti, tradotto da Francesca Barresi con la collaborazione di Lorenzo Nespoli e prefazione di Chiara Frugoni, Marietti 2022, 240 pag, ci offre l’integrale in italiano delle 45 canzoni d’amore. Sempre in italiano c’è anche l’edizione curata e tradotta da Romana Guarnieri: Hadewijch Poesie, Visioni, Lettere; Marietti, 2000, che ci propone 5 poesie, 5 lettere e 5 visioni (con il testo originale brabantino a fronte);
in FRANCESE: abbiamoo il testo classico del monaco J.B.Piron, primo traduttore di Hadewijch in francese: Hadewijch d’Anvers, Écrits mystiques des Béguines, Ed.Seuil, Paris, 1954, seguito dalla più recente edizione integrale Hadewijch d’Anvers, Les chants, a cura di Veerle Fraeters et Franck Willaert con la trascrizione di alcune melodie ad opera del musicologo Louis Peter Grijp, Albin Michel 2019. Questo libro include infatti anche un DVD con 13 canti;
in INGLESE: abbiamo la preziosissima opera completa Hadewijch : The Complete Works (Classical of Western Spirituality), tradotta dalla benedettina Madre Columba Hart OSB, con la prefazione di Paul Mommaers, S.J, 1980. Più recentemente, lo studioso di mistica Andrew Harvey ha pubblicato Love is Everything. A year with Hadewijch of Antwerp (L’amore è tutto. Un anno con Hadewijch di Anversa).
D’accordo con lui, possiamo parlare di Hadewijch come di una grande eroina dell’amore divino.
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