La Newsletter “Beguines” vi informa sui beghinaggi e sulle beghine di ieri e di oggi. Anche voi potete collaborare inviando informazioni su questi temi a info@beguines.info
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Ecco le più recenti Newsletters con tra parentesi il mese e l’anno del loro invio:
Beguines in Germany today (May 2023)

The Windsom of the Beguines
Il 14 ottobre 2023 sarà organizzata a Essen la conferenza internazionale di cui trovate tutte le informazioni nel seguente documento: International conference 2023 Notiamo con piacere la presenza della priora benedettina Laura Swan OSB (Ordo Sancti Benidicti),Washington DC, USA, autrice del bellissimo saggio The wisdom of the Beguines ora disponibile anche in tedesco. Un’occasione da non mancare.
Beguines, yesterday and today (April 2023)

Pur chiamate con nomi diversi secondo le diverse aree di residenza, le beghine storiche avevano dei tratti comuni, sempre con eccezioni possibili, che permettevano di identificarle. Personalmente ne ho individuati sei:
1.Abitare insieme con sole donne o viversi “insieme” in modo spazialmente identificabile;
2.Avere una Regola comunitaria condivisa;
3.Prendersi cura reciproca tra beghine sia nel proprio “beghinaggio” che verso anche altre comunità beghinali in casi di avversità;
4. Darsi ad opere di carità (quante ne potremmo enumerare nei secoli);
5. Santificare il proprio lavoro, di cui conservavano i proventi;
6. Avere una personale vita spirituale e una religiosa comunitaria di preghiera intense. Alla base di entrambe stavano le promesse (e non voti) di castità e obbedienza e la ricerca di “santificazione nella libertà“, già iscritta nella Carta del beghinaggio di Bruges dell’anno 1245.
E le beghine moderne ? Ce ne sono ancora ? Certamente. Come identificarle oggi ? Un gruppo di donne del Giardino delle beghine di Mantova ha espresso il desiderio di approfondire cosa significhi essere beghina oggi. Con le persone interessate a questo argomento ci saranno degli incontri periodici online in italiano che permetteranno anche a chi abita fuori Mantova di poterci partecipare via Zoom. Se sei interessata a parteciparvi, scrivimi a info@beguines.info
Proto-beguinisme in Oignies (March 2023)

Per qualsiasi contatto: Rita Fenendael
<rita.fenendael@uclouvain.be>
The Béguinage St-Elisabeth in Valenciennes (13th-14th centuries) (February 2023)

by J.P.Leroy, 1978
Il 30 settembre 2021, Huanan LU ha presentato la sua tesi di dottorato in “Storia e civiltà”, nell’ambito dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales, sotto la direzione del medievalista Sylvain Piron. Nella giuria figurava anche Walter Simons, autore del fondamentale studio sul mondo beghinale “Cities of Ladies. Avendo ricevuto una borsa di studio di quattro anni finanziata dal CSC (China Scolarship Council), possiamo ipotizzare la durata di questo imponente lavoro di archivio. Il titolo della tesi è Il beghinaggio di Santa Elisabetta a Valenciennes (secoli XIII-XIV). Si tratta di 426 pagine che sono disponibili online, cliccando file:///C:/Users/xXx/Downloads/Lu_Huanan_these_2020.pdf . Le ho lette avendo naturalmente come catalizzatore le tracce della presenza di Marguerite Porete all’interno di questa comunità beghinale, presenza che la tesi conferma pienamente, anche se probabilmente non sia stata di lunga permanenza. Solo l’indagine inquisitoriale parla di lei col nome di “Marghoneta”. Si tratterebbe forse di una “damnatio memoriae” verso “l’eretica” che aveva scosso il tranquillo vivere della comunità? Il beghinaggio di Valenciennes, uno dei primi in Francia, risale all’anno 1239 e diviene parrocchia autonoma a partire dal 1250. Inizialmente la comunità beghinale si innesta nell’ospedale di Santa Elisabetta, poi, nel 1265, si struttura in uno spazio proprio. Il beghinaggio vive e prospera senza turbamenti fino all’inchiesta ecclesiastica del 4 agosto 1323. Dopo il Concilio di Vienne (1311-12) infatti ogni vescovo è incaricato di un’indagine sull’ortodossia delle beghine all’interno della sua diocesi. Nonostante l’infamia causata dalla condanna di Marguerite Porete, il beghinaggio di Santa Elisabetta supera rapidamente l’inchiesta contro l’eresia e continua ad attrarre molte donne nubili di ogni ceto sociale. Vi riesce anche grazie ai numerosi appoggi dei signori dell’Hainaut e dei poteri locali, religiosi o laici. Analizzando gli archivi documentari di questo beghinaggio durante i secoli XIII e XIV, questa tesi si propone di descrivere lo spazio in cui vivono le beghine valenciane, compreso il loro universo materiale, il sistema amministrativo della comunità, e in particolare gli schemi sociali, economici, politici e religiosi in cui si trovavano. Cerca anche di determinare se la relazione di Marguerite Porete sia stata accidentale e l’impatto che il suo processo ha avuto sul beghinaggio. In questi due secoli, questo beghinaggio ha sviluppato uno speciale sistema di gestione sufficiente a garantire la massimizzazione dei propri interessi da un lato e ha formato una rete di solidarietà composta da signori, monaci, borghesi e clan familiari dall’altro. Una comunità così consolidata con questo forte sostegno non ha tollerato membri inquietanti rappresentati da Marguerite Porete ed è stata in grado di affrontare tutte le sfide che ella avrebbe portato.
Poche tracce rimangono oggi di questo beghinaggio, a causa della Rivoluzione francese che ne ha demolito la chiesa e gli edifici. Rimangono il portale e cinque casette con la possibilità di una visita guidata organizzata dal Turismo di Valenciennes : https://www.tourismevalenciennes.fr/groupes/votre-devis-en-ligne-0/le-quartier-du-beguinage
Starting with Hadewijch (January 2023)

Clarissa, Bruxelles
Quando una persona interessata al movimento beghinale mi chiede da quale beghina iniziare a leggere i testi, non esito a suggerire Hadewijch (+1250). Più precisamente le sue poesie, che sarebbe meglio definire canti, poiché erano per lo più musicate. Perché, mi chiederete, cominciare proprio con lei? Perché i testi di Hadewijch ci parlano di un Amore che, pur essendo mistico, ha tutte le sfumature che anche noi potremmo conoscere. Struggimenti, ma anche abbandoni, la gioia dell’unione, ma anche il dolore dell’inafferrabile. In lei ci riconosciamo e il suo totale inabissarsi nell’Amore nutre anche i nostri passaggi a vuoto.
Questo forse spiega in parte la sua grande popolarità che Veerle Fraeters, riconosciuta esperta di Hadewijch, così commenta: “Paradossalmente, mentre Hadewijch, a differenza delle sue colleghe Mechthild di Magdeburg e Marguerite Porete, non sembra essersi profilata come “scrittrice” durante la sua vita né cercato o trovato sostegno clericale per pubblicare la sua opera, oggi gode di una reputazione inequivocabile come la più grande scrittrice delle tre” (Hadewijch and the Beguine Movement, p.6, grazie ad Academia.eu)
Con mia grande gioia questa volta posso proporre la lettura delle 45 canzoni di Hadewijch in ciascuna delle tre lingue della nostra Newsletter. Per le altre sue opere, vogliate consultare la bibliografia a vostra disposizione sul sito https://beguines.info
In ITALIANO : il recentissimo libro Hadewijch di Anversa, I canti, tradotto da Francesca Barresi con la collaborazione di Lorenzo Nespoli e prefazione di Chiara Frugoni, Marietti 2022, 240 pag, ci offre l’integrale in italiano delle 45 canzoni d’amore. Sempre in italiano c’è anche l’edizione curata e tradotta da Romana Guarnieri: Hadewijch Poesie, Visioni, Lettere; Marietti, 2000, che ci propone 5 poesie, 5 lettere e 5 visioni (con il testo originale brabantino a fronte);
in FRANCESE: abbiamoo il testo classico del monaco J.B.Piron, primo traduttore di Hadewijch in francese: Hadewijch d’Anvers, Écrits mystiques des Béguines, Ed.Seuil, Paris, 1954, seguito dalla più recente edizione integrale Hadewijch d’Anvers, Les chants, a cura di Veerle Fraeters et Franck Willaert con la trascrizione di alcune melodie ad opera del musicologo Louis Peter Grijp, Albin Michel 2019. Questo libro include infatti anche un DVD con 13 canti;
in INGLESE: abbiamo la preziosissima opera completa Hadewijch : The Complete Works (Classical of Western Spirituality), tradotta dalla benedettina Madre Columba Hart OSB, con la prefazione di Paul Mommaers, S.J, 1980. Più recentemente, lo studioso di mistica Andrew Harvey ha pubblicato Love is Everything. A year with Hadewijch of Antwerp (L’amore è tutto. Un anno con Hadewijch di Anversa).
D’accordo con lui, possiamo parlare di Hadewijch come di una grande eroina dell’amore divino.
Wishes from Silvana (December 2022)

Questo messaggio di dicembre non vi porterà delle informazioni, ma il mio augurio perché le prossime feste siano per ciascuna/o un momento di ricentramento sul proprio essere nel mondo, sulla nostra propria storia personale, sulla nostra missione e i nostri impegni. Le beghine ci insegnano a vivere nel mondo con determinazione e libertà, ma anche al riparo da tante distrazioni inutili.
L’anno 2022 ha messo in evidenza una notevole crescita di interesse per la loro storia: il giornale Le Monde ha pubblicato ben 6 articoli (dal 26 al 31 luglio) sul movimento beghinale; diverse biografie o opere di beghine sono state pubblicate in Belgio, in Francia, in Italia e persino negli USA. Sappiamo anche di progetti in preparazione da parte di alcune di voi . Quando sarà il momento opportuno ne daremo notizia. E ancora i beghinaggi aumentano sia in Belgio che in Francia dove, in quest’ultimo paese, il termine beghinaggio, è diventato un labello di qualità per la vita comunitaria per molte persone anziane con redditi modesti. Vi invitiamo a leggere sul sito https://beguines.info/?p=319&lang=it gli attuali sviluppi del moderno movimento beghinale in Belgio e in Francia. L’ immagine delle beghine sta cambiando agli occhi del grande pubblico: non più delle bigotte che sciorinano preghiere, ma delle intrepide innovatrici che hanno fornito alla storia europea il primo esempio di autonomia dalla tutela maschile e la prima forma di emancipazione lavorativa, oltre che un’inedita via di “santificazione nella libertà“. Buon Natale con le festose luci del beghinaggio di Turnhout e auguri di ogni bene per il prossimo 2023.
New beguinage of Cornillon-Liège (November 2022)
Proprio sul luogo in cui visse Santa Julienne (1193-1258) e dove sorgeva l’antico lebbrosario affidato alle sue cure, oggi si trovano un monastero di suore Clarisse, una cappella, un laboratorio di fabbricazione di ostie, una locanda del pellegrino e un moderno BEGHINAGGIO. L’insieme forma quello che viene chiamato il Santuario di Sainte Julienne de Cornillon (vedi immagine). Dati i limiti del messaggio, ci concentreremo solo sul beghinaggio, invitandovi per ulteriori approfondimenti a visitare il sito molto ricco di informazioni e attività: https://www.saintejulienne.org/
Ispirato ai valori del Vangelo, il beghinaggio “si rivolge a beghine e begardi di ogni età: coppie, famiglie, individui (laico, sacerdote, monaco/monaca), giovani professionisti in alloggi condivisi. Si compone di 7 abitazioni: 2 case e 5 appartamenti. Questi ultimi si trovano nella casa di Santa Julienne. Non è un semplice vicinato, ma un impegno e un’adesione a una Carta per entrare in un progetto di vita cristiana al tempo stesso autonomo e solidale, nello spirito di questo alto luogo, spirituale e sociale. Si tratta di trovare un equilibrio tra la vita privata e quella comunitaria“, si legge nel sito citato. La Carta, che risale a luglio 2021, vi è ben descritta, così come i posti ancora disponibili in questo spazio, la cui ristrutturazione è stata completata anch’essa nel 2021. Per ogni contatto: M.Jacques Galloy, cornillon@saintejulienne.org.
I nostri più sentiti auguri per la piena realizzazione di questo bel progetto.
Segnaliamo che il 3 ottobre 2022, la beghina Rita Fenendael ha dato una conferenza sul tema Béguinages d’hier et d’aujourd’hui, il cui podcast (in francese) est disponibile al seguente link:
https://www.rcf.fr/articles/ecologie-et-solidarite/rita-fenendael-beguinages-dhier-et-daujourdhui
Pseudo Hadewijch & Alessia (October 2022)
La beghina, storicamente non identificata, chiamata con lo pseudonimo di Pseudo-Hadewijch o Hadewijch seconda, è la supposta autrice delle poesie strofiche dalla 17 alla 29 della collezione delle Mengeldichten ed è probabilmente cresciuta nel cenacolo beghinale di Hadewijch. La casa editrice Marietti ha recentemente pubblicato, con il titolo Dimorare in alto, questi suoi 13 poemi nella versione originale con a fronte il testo in italiano. È la nuova edizione della traduzione di Alessia Vallarsa con la collaborazione di Joris Reynaert, specialista della lingua diets (medio olandese medioevale), e con l’introduzione di Luisa Muraro. Le bellissime poesie sono arricchite da un’altrettanta vibrante introduzione di Alessia dal titolo Saziati della mancanza, un messaggio che appare negli scritti della beghina. Le poesie di queste beghine sono state tradotte in francese dal certosino J.B.Porion e pubblicate nel lontano 1954, a cui è seguita una seconda edizione nel 1994. Le poesie della Pseudo Hadewijch sono una vera antologia di quella che viene chiamata “mistica dell’essenza”, il cui caposcuola è Meister Eckhart. Vanno tuttavia ricordate insieme a lui le non altrettanto conosciute beghine dei cui scritti il Maestro si è nutrito. Non da ultime Marguerite Porete e sorella Katrei.
Il legame di Alessia con la Pseudo Hadewijch è cominciato con la sua tesi di dottorato. È proseguito con una prima edizione divulgativa nel 2007 e poi nel 2021 con la pubblicazione sopracitata. Ricordiamo anche che Alessia ha curato per il volume Cultura letteraria neerlandese (Hoepli, 2020) una retrospettiva degli scritti della mistiche che per prime usarono la lingua volgare per trascrivere le loro esperienze. Il suo contributo porta il titolo Agli inizi della mistica in lingua volgare. Alessia, membro della nostra Beguines Newsletter, prosegue il suo impegno di studio. Congratulazioni, cara Alessia
Next gorgeous events (September 2022)

I preziosi eventi qui sotto segnalati mi hanno suggerito l’invio anticipato di questa newsletter per permettervi di potervi iscrivere per tempo, nel caso voleste parteciparvi.
Il 17 settembre, riapertura ufficiale del piccolo beghinaggio di Anderlecht, ora rinnovato dopo un impegnativo restauro. Sul sito https://bit.ly/3dVhAF7 troverete il programma di apertura con la possibilità di iscriversi alle varie attività previste per il 17-18 settembre.
Il 24 settembre, la miglior guida dei beghinaggi del Belgio, Graham Keen, organizza una visita a quelli di Diest e di Saint Trond. (vedi Visita 24 settembre 2022). Partenza in pullman da Bruxelles. Per informazioni e iscrizioni : Graham KEEN <grahamfranciskeen@gmail.com>
Dal 21-29 settembre avrà luogo il viaggio di studio annualmente organizzato in tedesco dalla https://www.dachverband-der-beginen.de. Il tema di quest’ anno sarà: “Germania: un paese della dea ?” Dalla madre primordiale di 40.000 anni fa fino al beghinaggio di Blaubeuren, questo secondo “ viaggio spirituale” in Germania non “sarà solo questione di luoghi di potere del passato che hanno rafforzato le donne, ma anche l’apprezzamento della cultura femminile emersa negli ultimi decenni“.
Per informazioni : il pieghevole, in cui leggiamo che le iscrizioni sono state chiuse in giugno. Ma forse ci saranno dei “last minute” in caso di annullamento.
Il 22 ottobre, un importante convegno sarà organizzato a Bologna dall’associazione “Nel giardino delle beghine“. Sarà incentrato sulla figura di Romana Guarnieri, data l’occasione del prossimo centenario della sua nascita. In questo convegno si parlerà anche del significato di “essere beghina oggi”, dato che Romana stessa si definiva come tale. Vi annuncio anche la mia partecipazione con un intervento dal titolo: “Il movimento beghinale dall’ieri all’oggi“. Per informazioni e iscrizioni: nelgiardinodelle beghine@gmail.com
To know the beguinal movement (13-07-2022)
Durante il 2021, ho potuto riscrivere il mio libro sulle beghine, arricchendolo di informazioni tratte dai 10 anni di studio che hanno seguito la prima edizione. Ho potuto così approfondire certi aspetti come le conseguenze del Concilio di Vienne (1311-12) che le ha dichiarate eretiche o rispondere a domande che mi erano state poste, come per esempio se le beghine fossero state accusate di stregoneria.
Ora, con mia grande soddisfazione, è uscita presso Gabrielli Editori, una dinamica casa editrice a cui sono molto legata, anche la versione in italiano di questa seconda edizione. Le quattro traduzioni (EN – ES- FR – IT) sono ora disponibili per chiunque voglia conoscere meglio il movimento beghinale. Niente più scuse…ah…ah…Grazie di aiutarmi per la diffusione, facendole conoscere intorno a voi.
Due edizioni sono disponibili UNICAMENTE in formato ebook e le troverete cliccando il titolo di ciascuna: in inglese The Beguines. Women in search of sanctity within freedom e in spagnolo Las beguinas. Mujeres por la libertad. Le due altre sono sia in versione cartacea che ebook e vi aspettano sul sito dell’editore: per il francese Les Béguines. Une communauté de femmes libres, Almora, Paris, 2021 e su questo sito per l’ ebook .
In italiano : Le Beghine. Una storia di donne per la libertà, Gabrielli Editori, 2022 è disponibile nei due formati sul sito dell’editore.
Se volete leggere l’elogiativa recensione del mio libro proposta da Francesco Roat, ecco il link dove trovarla: https://leggeretutti.eu/le-beghine-una-storia-di-donne-per-la-liberta/
Mi scuso con le persone già al corrente di questo mio impegno per l’eventuale ripetizione, ma credetemi, le beghine sono ancora poco conosciute e valorizzate persino in ambienti di esperte, come ho potuto constatare seguendo il corso online di teologia delle donne nell’ultimo quadrimestre 2021.
Thanks to a vision of Julienne de Cornillon
(15-06-2022)

La solennità del Corpus Domini ( o Corpus Christi ) ricorre il giovedì della seconda settimana dopo la Pentecoste. Come le altre feste del periodo pasquale è mobile e in quest’anno 2022 cade il giovedì 16 giugno. In alcuni paesi tuttavia (l’Italia per esempio) viene celebrata la domenica successiva. Questa solennità, pur essendo oggi celebrata con molto minor sfarzo, è una delle principali dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, ed è anche condivisa da certe chiese ortodosse, anglicane e luterane.
La festa del Corpus Domini risale al XIII° secolo e va capita nel clima dell’epoca in cui la reale presenza divina nell’Eucarestia era oggetto di contestazione e di conflitto teologico. Nel 1264, con la Bolla Transiturus de hoc mundo, il Papa Urbano IV estese la celebrazione di questa liturgia a tutta la Chiesa. Veniva così affermata anche con la devozione la reale presenza di Cristo nell’Eucarestia, dopo che anni prima era stata decretata dal papa Innocenzo III, nel 1215, col dogma della transustanziazione.
Questa festa la dobbiamo a Julienne de Cornillon o Mont Cornillon (1193-1258). Seppur sia conosciuta come monaca agostiniana, non vanno ignorati i suoi trascorsi di beghina. Rimasta orfana in giovane età, lei insieme a sua sorella Agnese furono infatti affidate alla casa di Cornillon, all’ingresso di Liegi, una casa aperta accanto all’abbazia premonstratense di Mont-Cornillon. Julienne farà così parte di una comunità di beghine dedite alla cura dei lebbrosi nel lebbrosario del Monte Cornillon. In seguito ad una visione e dopo aver chiesto sostegno a teologi ed ecclesiasti, Julienne dopo insistenti richieste convince il vescovo di Liegi, Robert de Thourotte, e l’Arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon, ad istituire nel 1246 questa festa nella diocesi di Liegi. Diventato poi papa col nome di Urbano IV, Jacques Pantaleon l’estenderà a tutta la Chiesa.
Volete saperne di più sull’intrepida Julienne ? Andate su https://beguines.info/?page_id=2333&lang=it
Julian of Norwich with us (10-04-2022)
In questi tempi terribili, devastanti e carichi di dolore, più volte ho pensato a Julian di Norwich (1342 – 1413) e al suo incrollabile ottimismo, a quel “All shall be well” (tutto sarà bene) che circa una ventina di volte viene espressso nel suo Libro delle Rivelazioni. Potremmo pensare che Julian sia vissuta in un periodo in cui l’ottimismo era scontato. E invece no! Il secolo in cui visse fu attraversato da ben tre epidemie di peste, da numerose guerre e da altre malversazioni. Il suo ottimismo, pur conscio del male, si nutriva della sua intimità con il Divino. Ascoltiamo le sue parole:”Ma Gesù che in questa visione mi informò di tutto quanto avevo bisogno, mi rispose con questa parola e disse : « Il peccato è inevitabile, ma tutto sarà bene, e tutto sarà bene e ogni specie di cosa sarà bene” …. “E per il tenero amore che nostro Signore ha per tutti quelli che saranno salvati, egli ci conforta subito e con dolcezza, volendo dirci con questo: “È vero che il peccato è la causa di tutta questa sofferenza, ma tutto sarà bene, e ogni specie di cosa sarà bene” (Cap. 27, p.165 … p.166, Il libro delle Rivelazioni, Ancora, 1997). Vorremmo far nostra questa speranza.
Questo è il senso del mio augurio di buona Pasqua a tutti voi, lettori e lettrici della Beguines Newsletter.
Mi è capitato varie volte di chiedere a degli esperti di Julian e della mistica medioevale più in generale, se Julian potesse essere considerata una beghina. La risposta è stata sempre no: Julian era una anacoreta murata in una cella a ridosso della chiesa di Saint Julian e non una beghina. Ebbene, vorrei spiegare perché per me invece Julian dovrebbe essere considerata una beghina reclusa. Troverete questa mia personale interpretazione cliccando su questo link: http://beguines.info/?page_id=2339&lang=it
Visiting Belgian beguinages (14-03-2022)

Siamo estremamente fortunati ad avere in Belgio una persona appassionata dei beghinaggi e del mondo beghinale che organizza regolarmente delle visite nei vari beghinaggi per far conoscere questo patrimonio architettonico e la storia spirituale che essi hanno ospitato durante otto secoli. Questa persona si chiama Graham Keen e merita il titolo di Begardo. Egli ha da poco organizzato a marzo una piacevole visita al beghinaggio di Tongeren con un gruppo dell’associazione “Le Silex”. Dalla relazione che mi ha gentilmente inviato, citerò solo un passaggio che mostra chiaramente la preparazione di queste sue visite: “Il beghinaggio risale al XIII secolo, come la maggior parte dei beghinaggi delle Fiandre. Nel 18° secolo c’erano un centinaio di case (la maggior parte sono ancora lì) che ospitavano più di 300 beghine. Una delle più belle case seicentesche ospita il museo del beghinaggio: la Beghina”.
Graham (grahamfranciskeen@gmail.com) organizzerà una prossima visita il 19 e il 23 aprile nei beghinaggi di Lierre e Turnhout. Troverete tutte le informazioni e le modalità di iscrizione cliccando su Beguinages April 2022 Se potete, non perdete questa occasione. Grazie, caro Graham, di far gustare questi luoghi e questa storia a chiunque sia interessato/a. E nonostante il ritardo, ricevi i nostri migliori auguri di buon compleanno
Beguines of Medieval Paris (21-02-2022)

Le Marais – Emplacement du béguinage médieval de Paris
Sono molto grata a Bernard Delcourt, carissimo amico e membro della Beguines Newsletter, per aver condiviso con noi i suoi commenti su 2 libri che riguardano entrambi le beghine nella Parigi medioevale. Bernard vive a New York, nel monastero Holy Cross (Santa Croce), una comunità anglicana di consacrati. Ecco il suo testo.
“Di recente ho letto due libri sulle beghine di Parigi che mi sono piaciuti moltissimo in modi molto diversi. Uno è una monografia accademica e l’altro una narrativa storica. Il titolo della monografia, disponibile solo in inglese, è “The Beguines of Medieval Paris: Gender, Patronage, and Spiritual Authority” di Tanya Stabler (University of Pennsylvania Press, 2014) e l’altro è “La Nuit des Béguines” (Editions Liana Levi, 2017) disponibile anche in italiano (La notte delle beghine).
La monografia di Tanya Stabler si basa su ricerche approfondite e presenta ampie note, indice e bibliografia. È incentrata sul beghinaggio di Parigi fondato dal re Luigi IX di Francia, ma copre anche una popolazione di beghine sparse in un grande quartiere di Parigi. Esplora diverse particolarità della popolazione delle beghine parigine: la loro importanza economica nella nascente industria della seta; i rapporti tra le beghine e il clero secolare che studia al Collegio Sorbon (precursore dell’Università della Sorbona) fondato anche questo da Luigi IX; i rapporti tra beghine e clero regolare (in particolare i nuovi ordini mendicanti : domenicani e francescani). Stabler ha ritrovato molto materiale interessante e lo presenta bene. Tutta questa erudizione sulle beghine parigine mi ha reso desideroso di narrazioni sulle vite delle singole beghine. La ricerca storiografica non permette che ciò accada. Quindi, alcuni mesi dopo, mi sono divertito a leggere ciò che l’immaginazione di Aline Kiner presenta come la vita di diverse straordinarie beghine. La Nuit des Béguines si legge sia come un thriller che come un dramma psicologico. Kiner cita la monografia di Stabler nella sua bibliografia e coloro che hanno letto la monografia possono vederne l’impronta sulla narrazione in molti passaggi.
Direi che questi due libri costituiscono una coppia notevole di esplorazioni della vita delle beghine parigine. Spero che entrambi i libri vengano tradotti nelle lingue dei lettori di questa newsletter.”
Béguinage “La croix aux boeufs” à St Martin du Lac (14-01.2022)
(messaggio redatto in collaborazione con Sr Thérèse)
Il Beghinaggio ” La croix aux bœufs”, che potete conoscere cliccando su http://beguines.info/?page_id=37, mi ha da poco inviato la sua “Lettera delle quattro stagioni“, una bella espressione per dire che la pubblicazione è trimestrale. Quella dell’inverno 2021-22 è infatti la 48a di una storia corposa iniziata nel 1991 da tre pionieri: suor Thérèse e i padri Joseph e Maurice. Li troverete nell’ispirante video: La saggezza in cammino: https://www.youtube.com/watch?v=Mi17sWcItGc, che riprende le tappe principali di una “intuizione” percepita da suor Thérèse nel chiostro nel 1986. Dopo 4 anni di maturazione, ecco che nel 1991, il trio sbarca a Barjols (Var) dove l’8 dicembre 1996 inaugura “Alla scuola della saggezza”. La loro passione per la Parola vivente li spinge a creare questo strumento di evangelizzazione. Altri luoghi di vita si susseguiranno in strutture ecclesiali che però non offrono loro la libertà per concretizzare l’intuizione originaria. Nel 2010 dopo una tappa a Gentinnes (Belgio) dal 2004 al 2009, il gruppo, tornato in Francia, trova un posto provvidenziale nel Brionnais. Lì l’intuizione originale prende forma. Dato che il loro stile di vita si avvicina il più possibile a quello della vita beghinale, che li aveva già interessati, il progetto sarà chiamato Beghinaggio. Desiderosi di una vita mistica, inventano e organizzano il quotidiano nel rispetto dei diversi stati di vita, con alla base la fraternità, la condivisione spirituale e… l’autonomia! Saranno tra le 10 e le 12 persone. Alcune risiedono insieme e altre in alleanza, a causa della distanza geografica. Oggi, a seguito di decessi e partenze, la comunità ha diminuito i suoi membri, ma non la forza dello Spirito che la guida.
Nella lettera d’inverno ci colpisce la foto di un cielo incantevole e la frase di Dietrich Bonhoeffer scritta probabilmente dal carcere dove era rinchiuso prima della sua esecuzione: “Meravigliosamente custoditi da forze benevole, attendiamo senza paura ciò che deve accadere. Dio è al nostro fianco la sera e la mattina, e ci sarà sicuramente ogni nuovo giorno”.
Il mio augurio per il 2022 è che questo sentire sia anche il nostro.