Per leggere le Newsletter dell’anno 2021

Wishes and calendar 2022 (23-12-2021)
Entrance to Bruges Beguinage, ceramic tile, Roberto Pozzo collection

Anche quest’ anno, dopo la riuscita esperienza del 2021, l’associazione “Nel giardino delle beghine” ha pensato di preparare un calendario a sfondo beghinale. Il calendario 2022 ha la forma di un’agendina ( 21cm x14cm ). Ogni mese viene presentata una breve storia di uno dei 12 beghinaggi prescelti e una loro foto. Seguendo l’ordine di presentazione sono i seguenti : Amsterdam, Anderlecht, Breda, Bruges, Bruxelles, Courtrai, Diest, Gand, Leuven, Saint-Trond, Tongres, Turnhout. La scheda storica che presenta ciascuno è una sintesi che ho preparato partendo dal magnifico testo di Pascal Majérus “Ces femmes qu’on dit béguines” dove sono riprese tutte le località, conosciute all’epoca della ricerca (1997), che in Belgio hanno ospitato uno o più comunità beghinali. In quanto socia del Giardino, questo è stato il mio specifico contributo. Poi, il tutto è stato affidato a Noemi, Lucia e Martina che hanno fatto il resto. E il calendario è ora disponibile e già circolante nel territorio mantovano.
Nei suoi tre anni di vita “Nel giardino delle beghine” ha dato prova di una incredibile vitalità di cui potrete rendervi conto andando sul sito https://nelgiardinodellebeghine.it/ e sul suo proprio canale di Youtube https://www.youtube.com/channel/UCOWRygblV1k3Vg1kSlEghGQdove Alessia diligentemente inserisce le registrazioni degli incontri che vengono proposti non solo alle socie del Giardino, ma ad ogni donna e uomo in cui si è generata la motivazione a ricreare un nuovo ordine simbolico-culturale-sociale al di là del patriarcato. Le donne del Giardino hanno trovato nelle beghine, prime donne nella storia occidentale ad avere uno statuto sociale di indipendenza dalla tutela maschile, la loro ispirazione e la nutrono con fervore. “Le beghine di ieri, donne che mandano luce e forza per abitare l’inquieto tempo di oggi osando creatività, bellezza, libertà che ci spingono oltre nella continuità del cammino.” leggiamo sul sito del Giardino. A voi del Giardino e a voi che seguite la Beguines Newsletter tanti auguri di buon Natale e di un 2022 sorretto dalla sconfinata fiducia di Julian di Norwich, che non si stancava di affermare che alla fine “tutto sarà bene“.

Promenade in Ghent (28-11-2021)
Rinnovo della chiesa del beghinaggio di Mont-Saint-Amand. Foto: Graham Keen

Graham Keen, da me investito del titolo di  “Begardo”, per via della sua grande passione per il mondo beghinale, è anche, a mio parere, la migliore guida dei beghinaggi in Belgio, dove regolarmente accompagna vari gruppi. In ottobre era a Gand con i membri del Silex. Cliccando sul  GAND by Graham, troverete il resoconto completo in francese di questa felice “spedizione”. Per marzo 2022, Graham ha già in programma una visita ai beghinaggi di Lierre e Turnhout. Se volete parteciparvi, scrivetegli al suo indirizzo : grahamfranciskeen@gmail.com

Gand è la città per eccellenza dei beghinaggi: ben tre importanti vi hanno trovato spazio al punto che nel nel XIV secolo si contavano in città 1000 beghine su una popolazione di 64.000 abitanti. Due dei tre beghinaggi, il piccolo dedicato alla Vergine (Notre-Dame-Aux-Foins) e il grande dedicato a santa Elisabetta, furono entrambi fondati nel 1234. Il terzo, il grande beghinaggio di Mont-Saint-Amand, venne eretto molti più tardi dal duca Englebert d’Arenberg, nuovo proprietario, e le beghine vi intervennero per un terzo del capitale investito. Sarà inaugurato in grande pompa nel 1874. Un tratto specifico della storia beghinale a Gand è anche l’importante numero di beghine mantenutosi durante i secoli. Nel 1825 esse sono ancora 930 e 773 nel 1912. Ma solo più 130 nel 1955, 9 nel 1990 e 3 nel 1996. Tra i titoli d’onore della storia beghinale di Gand ricordiamo la notorietà che indusse il re san Luigi a visitare il grande beghinaggio nel novembre 1255, in vista di quello che fonderà poi a Parigi, e l’onorificenza pubblica di una medaglia d’oro conferita alle beghine di Gand per la loro intrepida presenza durante l’epidemia di colera del 1830.
Se volete avere un rilassante assaggio della visita di Graham e del suo gruppo nei due beghinaggi visitati, ecco i due video che ve lo permetteranno. Buona passeggiata.
https://www.begijnhofbreda.nl/begijnhof-sint-amandsberg/ (Mont-Saint-Amand)
https://www.begijnhofbreda.nl/begijnhof-gent/ (Sainte Élisabeth)

My “beguinal” books (5-11-2021)

Esce in questi giorni in francese l’edizione del mio nuovo libro sul movimento beghinale con il titolo : Les béguines. Une communauté de femmes libres. La casa editrice Almora, che ha la spiritualità tra i suoi focus editoriali, mi era rimasta in mente per aver pubblicato il libro di Jean-Yves Leloup su Marguerite Porete. A seguito di un primo contatto da me avviato, con mia grande gioia Almora ha accolto rapidamente la mia proposta e ha manifestato nella nostra collaborazione molto garbo e professionalità. E così dunque a partire dal 6 novembre il libro può essere richiesto nelle librerie o acquistato online, sia come ebook che come libro cartaceo, sul sito dell’editore: https://www.almora.fr/
In questo lavoro realizzato nell’isolamento della pandemia, ho integrato quanto raccolto in tanti anni di letture di studi accademici e di testi di esperte/i  del movimento beghinale. È una sintesi divulgativa delle attuali conoscenze sulle beghine e anche sui begardi, nonchè la risposta a diverse domande che mi erano state poste nel corso dei miei incontri di presentazione, come per esempio se le beghine fossero il primo movimento femminista e se esse fossere considerate anche delle streghe. In sintesi, è una fondata evidente riabilitazione di questo fecondo movimento che ha segnato un’irruzione di libertà nella storia di genere e non solo. Questo stesso libro esiste come ebook in inglese, in spagnolo e prossimamente anche presso Gabrielli Editori.
Grazie di diffondere questa notizia e di sostenere queste iniziative editoriali.

Maister Eckhart & Beguines (29-09-2021)

È disponibile solo da alcuni mesi, questo nuovo libro che stuzzica il nostro interesse in quanto cerca di far luce sui possibili punti in comune, scambi  e reciproche influenze tra Mastro Eckhart e le tre più celebri beghine: Marguerite, Hadewijch e Mechthild (ordine scelto nel libro). L’autrice è Riwanon Rimlinger. Di lei non c’è nessuna presentazione sulla 4a di copertina, ma da ulteriori ricerche sul web sappiamo che ha discusso nel 2017 una tesi di dottorato in teologia, presso l’Université de Lorraine in co-tutela avec l’Universität Augsburg, dal titolo “La relecture de Marguerite Porete, de Mechthilde de Magdebourg et de Hadewijch d’Anvers par Maitre Eckhart“. Questa pubblicazione nasce dunque da un coraggioso sforzo di rendere accessibile le 432 pagine della tesi a un pubblico non accademico, ma certo non sprovvisto di solide basi per accederne alla lettura.
Questo lavoro ha raggiunto lo scopo che si era prefisso, cioè di mettere in evidenza i temi comuni tra Eckhart e ciascuna delle tre beghine, le loro radici culturali condivise, le similitudini e le differenze. L’argomento è stato trattato con la serietà della ricerca e ha preso appoggio su un’ampia letteratura a me poco nota a causa della lingua, venendo così ad arricchire di tante altre informazioni i miei continui studi sul movimento beghinale. Concretamente, dopo aver presentato le beghine, i loro rapporti col mondo domenicano e la figura di Mastro Eckhart, l’autrice ha esplorato con rigore storiografico i possibili contatti del Maestro con i beghinaggi situati nei luoghi di vita delle tre beghine e le  convergenza delle loro intuizioni mistiche.
Non potendo qui riassumere in poche righe un materiale di 150 pagine, invito chi conosce bene il francese a leggere questo lavoro che è innanzitutto un libro di studio davvero interessante e che pur essendo impegnativo non è né incomprensibile né noioso.
Congratulazioni alla neo-dottoranda.

Beguinages today in Europe (25-08-2021)

Ci sono ancora dei nuovi moderni beghinaggi in Europa? Questa domanda mi viene spesso rivolta. Cerco qui di rispondervi brevemente e rinvio al sito www.beguines.info, e in particolare almovimento beghinale oggi, per maggiori approfondimenti. Conto su altre vostre informazioni per completare le mie. Preciso subito che in questa risposta non sono inclusi i beghinaggi storici che mantengono un’odierna funzione abitativa.
A mia conoscenza, ci sono tre esperienze moderne in Belgio: Il veterano petit béguinage de La Lauzelle (dal 1995), il beghinaggio di Béthel (2011) e quello in costruzione di Santa Barbara, che sarà completamente attivo nel 2024 . Nasce ufficialmente in Irlanda nel 2017 l’esperienza An Croi (il cuore, in gaelico), La Germania è il paese in Europa dove l’effervescenza è più viva: più di 500 donne abitano nella ventina di beghinaggi coordinati dalla federazione www.dachverband-der-beginen.de, ma ve ne sono anche altri indipendenti come il Beginenhof di Berlino. Purtroppo la mia non conoscenza del tedesco limita le informazioni che posso comunicarvi a loro riguardo.
Un fenomeno interessante si verifica in Francia dove i beghinaggi si moltiplicano e si distinguono per l’ispirazione iniziale di maggiore o minore impegno comunitario tra le persone residenti e per il carattere più o meno profit/non profit del promotore, ma che convergono sulla popolazione di riferimento cioè la terza età. Capofila della proposta più impegnata è dal 2014 Vivre-en-beguinageche con i suoi 5 attuali beghinaggi, afferma che ce ne saranno decine negli anni a venire, per offrire alla terza età un quadro di vita imperniato sulla solidarietà e l’autonomia, ingredienti essenziale per un buon invecchiamento. L’altra pista che di beghinaggio ha però solo il nome, viene veicolata da società private come il gruppo Korian, che attivo in 7 paesi europei e già presente nel business della cura e della terza età, vuole ora promuovere l’opzione beghinaggio attraverso la sua filiale Ages & Vie. 30 progetti sono già stati realizzati tra il 2008 e il 2017, ma al vertice del gruppo si parla di 300 entro il 2024. Questi “beghinaggi” sono edifici a piano terra con 8 camere individuali che danno accesso sia a un giardino che a uno spazio comunitario e che si avvalgono della presenza constante di un salariato che alloggia sul posto. Insomma, le beghine ispirano e  la terza età è diventata, come per altro la salute, uno dei campi in cui il bussiness viaggia sicuro.

Tongeren beguinage visited by Graham Keen (04-08-2021)

(Grazie a Graham Keen per questo interessante reportage consultabile integralmente in inglese su https://beguines.info/?page_id=3141&lang=en)

La settimana scorsa ho visitato il beghinaggio di Tongeren. Che piacevole sorpresa. Il beghinaggio si trova in una zona tranquilla della città, ma sempre all’interno delle mura della città vecchia. Infatti l’area lungo il fiume Jeker è stata rinnovata, facendone una deliziosa passeggiata con vista su alcuni dei  principali edifici: la fabbrica di birra, la torre dei tessitori, l’infermeria e la cappella di Sant’Orsola. Ma la parte migliore è stata la mia visita al museo della beghina. Un’ interessante raccolta di oggetti e un film su diversi beghinaggi sono ospitati in un bell’edificio, risalente al 1660. Il museo si trova accanto a un altro notevole edificio rinascimentale. Il signor Vandersmissen ha fatto costruire questa casa per le sue due figlie gemelle ed è uno degli edifici più antichi della città. È sopravvissuto all’incendio del 1677 e anche all’ondata rivoluzionaria francese di distruzione alla fine del XVIII secolo. Ho letto che le beghine sono state risparmiate corrompendo le autorità francesi, ma non ho ancora scoperto a che prezzo ci siano riuscite! L’edificio del museo conserva ancora il giardino recintato da un alto muro che separa la casa dalla strada, tipico delle proprietà più ricche dei beghinaggi fiamminghi. Questo incantevole giardino ha una statua che si presume rappresenti una beghina.
Tutte le case del beghinaggio di Tongeren, compreso il museo, sono di proprietà privata a differenza di molti altri beghinaggi, attribuiti all’autorità comunale d’intervento sociale (il CPAS / OCMW) fin dalla rivoluzione francese. Oggi il beghinaggio di Tongeren comprende 8 strade. Nel suo periodo di massimo splendore, all’inizio del XVIII secolo, c’erano quasi 100 edifici che ospitavano oltre 300 beghine. Nel 1995 il convento francescano (Frères Mineurs) è stato rilevato dal Poverello, istituzione sociale fondata negli anni ’70 da un medico fiammingo e che oggi serve 60 pasti al giorno ai bisognosi. Ho letto che il Comune, proprietario della chiesa di Santa Caterina (attualmente chiusa), l’ha venduta al Poverello per 1 Euro. Il Comune finanzierà la maggior parte del restauro e il Poverello ne prenderà cura  come luogo di preghiera e di attività culturali. La maggior parte degli altri edifici sono in buone condizioni. Ad esempio, la cappella di Sant’Orsola è stata ristrutturata per ricevimenti, mostre e altri eventi. Accanto si trova l’ex infermeria, oggi ristorante chiamato semplicemente “de Infirmerie”. L’ex mattatoio è stato trasformato in ostello della gioventù. Appena fuori dal beghinaggio. l’ex Agnetenklooster, monastero fondato nel XV secolo e ricostruito nel XVI, è ora trasformato in un ostello – bed and breakfast.
I fiamminghi mescolano spesso il vecchio e il nuovo con gusto.

Book of Hours (21-7-2021)

Ringrazio Eileen Engel per avermi inviato una preziosa informazione su un manoscritto datato del XV° secolo (1445-1460).
Si tratta di un “Libro delle ore”, detto anche salterio, un libro di preghiere per la vita quotidiana. Tali testi spesso contenevano i salmi, le preghiere, i calendari liturgici e gli elenchi dei santi e dei giorni festivi. Spesso scritti in lingua volgare, la maggior parte delle beghine ne memorizzava il contenuto. Le illustrazioni in essi contenute venivano talvolta utilizzate come punti di riferimento. Alcuni erano riccamente decorati, mentre altri avevano disegni popolari o poche, se non nessuna, immagini. Quello di cui parliamo, lo potete vedere andando sul sito: http://digitallibrary.usc.edu/cdm/compoundobject/collection/p15799coll58/id/48884
Questa speciale edizione virtuale nasce da progetto di ricerca condotto da Sabina Zonno presso la University of Southern California (USC). Il prezioso manoscritto un tempo apparteneva a una beghina che probabilmente viveva nel beghinaggio di Santa Elisabetta a Gand, in Belgio e che poi, come in uso, al momento della sua morte, lo ha lasciato ad un’altra beghina.  Andando sul sito si possono sfogliare le 196 pagine, ricche di preziose miniature. Una sovvenzione di $ 50.000 dal National Endowment for the Humanities’ Office of Digital Humanities consentirà al gruppo di ricerca di scattare migliaia di immagini e, lavorando con la School of Cinematic Arts della USC, di progettare un’esperienza tridimensionale che consenta a chi legge di girare le pagine ed entrare veramente nelle particolarità del libro.

Saint Barbe Beguinage (03-05-2021)

Come in passato il movimento beghinale era nato nella diocesi di Liegi, così oggi un nuovo germoglio beghinale si prepara a fiorire in questo territorio: il beghinaggio di Santa Barbara. Ingegnere ed esperto nella ristrutturazione di proprietà rurali, Stephan Delfanne con la moglie Marie-Claire stanno lavorando per realizzare un’esperienza beghinale per anziani, davvero affascinante perché intreccia molti parametri che vorremmo riunire nella vita di tutti i giorni e che si ispirano all’enciclica “Laudato si“. A partire dalla ristrutturazione di una fattoria che figura nell’inventario del patrimonio vallone, situata in un ambiente di interesse paesaggistico e archeologico, sono in via di preparazione 9 unità abitative indipendenti e autonome. La co-proprietà prevederà anche l’accordo su un Regolamento Interno dove si parlerà anche di valori condivisi come la vita comunitaria in spirito ecumenico, la frugalità, il rispetto per l’ambiente e tanti altri che potrete scoprire nel sito : https://demeuresetlieux.wixsite.com/beguinage-ste-barbe
Protettrice anche dei lavoratori delle cave (presenti nella regione), Santa Barbara sarà la patrona di questo futuro beghinaggio che avrà anche una cappella al suo interno. Una statua della santa è già stata recuperata da una chiesa di Molenbeek ora chiusa  Alla fine del 2021 il progetto inizierà ad essere abitato. I tempi evolveranno in funzione delle vendite, ma tutto sarà messo a punto entro il 2024. Avviso quindi agli interessati/e perché sei unità di vita sono ad oggi ancora disponibili. Per contattati, il simpatico Stephan :
demeuresetlieux@gmail.com, la cui competenza ed entusiasmo ho molto apprezzato durante il nostro zoom di martedì 20 aprile. Grazie e buona fortuna.

Marcella Pattiyn four-handed (14-04-2021)
Marcella e le sue creazioni

Marcella Pattijn, deceduta a Courtrai il 14 aprile 2013 è stata l’ultima beghina “storica” al mondo. Con lei si è conclusa l’epopea beghinale nata nella diocesi di Liegi alla fine del XII° secolo. Un’epopea che ha conosciuto tante varianti nei secoli, secondo gli ambienti di vita e le vicissitudine storiche, e che oggi sta forse manifestandosi con altre modalità.
Questa simpatica beghina che ho personalmente conosciuto quando ancora abitava nel beghinaggio di Courtrai, prima di essere poi accolta in una residenza per anziani nella stessa città, nonostante fosse quasi cieca, conservava il suo buon umore e la sua passione per la fisarmonica.
Esiste un libro in fiammingo a lei dedicato: Claude Bouckaert, De Laatste der Begijnen, Uitgeverij Groeninghe, 2000. Il beghinaggio di Breda ha nel suo sito un breve video della commemorazione dei suoi 70 anni di fedeltà beghinale, dove potete ancora vederla suonare la fisarmonica: https://www.begijnhofbreda.nl/laatste-twee-traditionele-begijnen-nederland-en-belgie
Segue ora il testo proposto da Graham
Marcella Pattyn è ancora giovane quando percepisce il suo desiderio di una vita consacrata. Sogna di entrare a far parte di un ordine missionario religioso. Ma è quasi cieca e vuole ancora lavorare. Si rende conto che questo sarebbe difficilmente possibile in una comunità religiosa. Dopo diversi rifiuti, all’età di 21 anni, nel 1941, grazie all’aiuto di una zia, può entrare nel beghinaggio fiammingo di Mont-Saint-Amand vicino a Gand. Successivamente si unìsce, nel 1960, a quello di Kortrijk (Courtrai). Come le altre beghine, dedica la sua vita alla preghiera e al servizio, in castità, ma senza prendere voti religiosi. La sua quasi cecità non le impedisce di lavorare: lavora a maglia e fa vestiti per neonati e lavora al telaio manuale, con il cesto di lana accanto alla sua sedia, chiacchierando e ridendo con le consorelle. Oltre alla preghiera e al lavoro, Marcella Pattyn è dedita alla musica. Suona il pianoforte, l’organo e la fisarmonica. Ha condotto questa vita da beghina fino al 2008 quando, a 87 anni, si è ritirata nella casa di riposo Sint-Jozef a Kortrijk, dove è morta il 14 aprile 2013.

New English edition (08-02-2021)

Durante la pandemia ho potuto trovare il tempo per scrivere una nuova edizione del mio lavoro sul mondo delle beghine. Le informazioni raccolte nel  precedente libro si erano infatti fermate al 2009, mentre la mia ricerca non aveva smesso. Questi ulteriori 10 anni di studio e di approfondimento mi avevano permesso di scoprire tanti aspetti importanti da far conoscere e risposte da dare a domande fondamentali che spesso mi erano state poste. Le nuove edizioni, in francese e in italiano, usciranno nel corso di quest’anno 2021 e quella in spagnolo è già disponibile. Oggi Graham ed io siamo felici di annunciare la pubblicazione della versione in inglese. Lo troverete a questo indirizzo: https://www.amazon.com/Beguines-search-sanctity-within-freedom-ebook/dp/B00HWFFINK/ref=sr_1_3?dchild=1&keywords=silvana+panciera&qid=1612793261&s=books&sr=1-3
Ma chi è Graham? vi chiederete. È, oserei dire, l’Angelo traduttore della nuova edizione dal francese all’inglese. È una persona rara, perché ha accettato di tradurre generosamente questo libro per passione per le beghine e per impegno per la loro riabilitazione storica. Siamo davvero sulla stessa lunghezza d’onda. Graham è inglese, vive a Bruxelles da più di 40 anni e al momento del pensionamento è stato intensamente coinvolto nel mondo delle beghine, al punto da aver visitato tutti i beghinaggi, di avervi portato e guidato vari gruppi ed di essere pronto a portarne altri appena possibile. Ha contatti regolari con i due beghinaggi moderni del Belgio (il piccolo beghinaggio di La Lauzelle e il beghinaggio di Béthel). Nutrito dalla sua fede ecumenica, Graham, come me, ha incontrato le beghine attraverso un supporto culturale (il diaporama preparato da un’amica per lui, una mostra per me), e da allora non ha smesso di scoprire la loro forza spirituale e la loro grande storia. Grazie Graham.

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