
Sappiamo della bizzocca Angioletta e di un “drappello di donzelle pie bizzzocche” per via di un turpe processo che si svolse il “die 15 mensis martis AD 1597”. Il processo iniziò in seguito al ritrovamento del cadavere di un neonato non lontano dall’eremo di Sant’Agostino. Angioletta, figlia di un contadino di Rignano Garganico (Foggia), e le altre “pie bizzocche” mensilmente andavano a pregare in una grotta poco distante, vicino a Stignano, e dovevano essere molto legate ai frati minori di Stignano. Era presunzione comune che Angioletta fosse gravida senza essere sposata. “Il potere civile non potendo colpire i frati minori ha ingiustamente incolpato una di queste bizzoche, più facilmente colpevolizzabili e accusabili di stregoneria….Purtroppo Angioletta subisce una giustizia sommaria e viene murata viva in una grotta” (p.13).
Fonte : Gabriele Tardio, Donne eremite, bizzocche e monache di casa, Edizione SMiL, maggio 2007
* Bizzocca: termine per beghina nell’Italia centrale