News Letter 2018

10/2018 Beguinal wishes 2018 (21-12-2018)

Oggi, ricevendo gli auguri dal Beghinaggio di Breda, finalmente ho trovato l’immagine che avrebbe accompagnato anche i miei per voi. Sono anzi due immagini, da me ricomposte in una: il beghinaggio di Breda con il luminoso albero di Natale e i decori festivi e in alto a destra i francobolli serviti alla spedizione. Francobolli davvero speciali perché raffigurano proprio il beghinaggio di Breda portando così la sua immagine nel mondo. Congratulazione per questa gioiosa sorpresa. Sulla scia dei loro auguri unisco anche i miei per un anno di giustizia, di pace e di sororità.

9/2018 Marguerite Porete again (21-11-2018)

È appena apparso un nuovo libro in francese su Marguerite: : Le livre de la femme qui brûle. Marguerite Porete (Il libro della donna che brucia. Marguerite Porete). Conoscendo l’autore non ho alcun dubbio che sarà un piccolo capolavoro. L’autore, Jean-Yves Leloup, è uno scrittore, filosofo, teologo e prete ortodosso. Ha pubblicato numerose opere e ha fatto traduzioni e interpretazioni innovative del Vangelo, delle Epistole e dell’Apocalisse di Giovanni, come anche dei Vangeli apocrifi (Filippo, Maria, Tommaso). La segnalazione di questo libro mi è arrivata dal Quebec, dall’amico Jacques che così mi scrive: “Di recente ho letto il libro di Jean Yves Leloup : Le livre de la femme qui brûle. Marguerite Porete. Vi commenta alcune delle sue parole più profonde. Il libro è un’ode alla donna, all’amore del Dono, a Dio oltre Dio. Jean Yves dice: “Ho raccolto qui alcune scintille, alcune braci di quel roveto ardente. Non si troverà perciò in questo libro un ampio studio o  una sintesi della sua opera;  vi ho solo raccolto ciò che era sufficiente ad alleviare il freddo della mia anima. ”
Grazie mille, caro Jacques, per questa lettura che riscalderà anche la nostra.

8/2018 Nel giardino delle beghine – In the beguines’ garden (5-11-2018)
by Martina Bugada

Eravamo circa una settantina di persone, molte più di quelle previste dalle organizzatrici. Eravamo riunite sabato 27 ottobre a Mantova, in via Dugoni, 12, per inaugurare la nuova associazione Nel giardino delle beghine e la sua altrettanto nuova sede offerta in comodato gratuito dalla congregazione delle suore “Piccole figlie di Maria Santissima incoronata”. Un germoglio promosso dalla Sororità e accolto da una tradizione religiosa femminile ancora esistente, ma conscia della necessità di allargare il suo recinto. Questa nuova associazione vuole essere un luogo di incontro e di sostegno per tutte le donne, di ogni credo e cultura, che cercano di agire per la difesa e la promozione delle donne. Lo strumento prioritario saranno le relazioni umane, come presupposto per la costruzione di una umanità di giustizia, anche di genere, e di sororità, promuovendo così anche un nuovo ordine simbolico femminile. Che il movimento delle beghine sia il riferimento identitario entro cui crescere e mettere a fuoco i paradigmi della nuova umanità è un riconoscimento importantissimo per le beghine, queste donne ancor oggi così spesso ignorate, devalorizzate e anche derise. Come sintesi finale, ecco il commento di Delfina:  “Che gioia veder nascere spazi di libertà femminile!

Prossimo appuntamento Nel giardino delle beghine a Mantova, in via Dugoni 12, il 25 novembre alle 15.30 per un incontro con Silvana Panciera sul tema “Conoscere il movimento beghinale in Europa“.

7/2018 Beginenreise 2018 in Switzerland, 29 April to 3 May (15-09-2018)

Vi avevo promesso un rendiconto del Beguinenreise 2018 , il viaggio studio organizzato dall’instancabile Brita Lieb per conoscere il movimento beghinale in Svizzera. Ho avuto l’onore, sola partecipante non tedesca, di trovarmi con una trentina di donne meravigliose, la maggior parte delle quali si consideravano beghine. Brita e Angelika portavano persino il mantello tipico delle beghine e Anna si commuoveva alle lacrime parlando di queste “madri storiche”. Purtroppo però, nonostante la gentilissima Gabi mi affiancasse permanentemente per la traduzione in inglese, ho captato solo una piccola parte delle informazioni fornite durante le visite e le presentazioni. Ho dovuto così far leva durante il tempo trascorso insieme su tutte le risorse dei linguaggi non verbali. Davvero per me non facile ! Alla fine dei miei 2 giorni con loro, ho salutato il simpatico gruppo dicendo che forse avevo perso tante informazioni, ma certo non lo spirito di sororale amicizia che avevo respirato insieme. Grazie dunque a tutte voi, care amiche del Beguinenreise 2018, un viaggio tutto al femminile dove anche la guidatrice del bus era una donna.
Per chi non c’era, ecco l’interessante testo Beguines in Switzerland presentato da Brita Lieb durante il viaggio e tradotto in inglese da Gabi Bierkl. E ancora Beghine e Begardi di Martina Wehrli-Johns trovato nel Dizionario storico della Svizzera. Buona lettura.

6/2018 UNESCO & Beguinages (30-08-2018)

Il 2 dicembre 1998, l’UNESCO includeva tredici beghinaggi fiamminghi – Bruges, Dendermonde, Diest, Ghent, Hoogstraten, Kortrijk, Lovanio, Lier, Malines, Sint-Amandsberg, Sint-Truiden, Tongeren e Turnhout – nella sua lista del patrimonio mondiale. Turnhout e Leuven hanno unito le forze e insieme ad altri partner hanno elaborato un programma di feste per celebrare il ventesimo anniversario di questo riconoscimento. L’avvio delle celebrazioni è stato dato a Leuven all’inizio di agosto con l’apertura della mostra itinerante “Begijnhoven. Age-old. Contemporanea “nella biblioteca universitaria di Ladeuzeplein. In dicembre ci sarà un importante convegno sulla spiritualità beghinale al quale parteciperà come oratrice anche la nostra amicha “beghina” Rita Fenendael.
Per conoscere l’intero programma :  https://begijnhofmuseum.turnhout.be/feestprogramma-20-jaar-unesco-werelderfgoed

5/2018 Apolline Vranken (13-07-2018)

Apolline Vranken non è una beghina, ma una giovane studentessa che si è molto interessata al mondo beghinale al punto da averlo scelto come tema della tua tesi di Master 2 in architettura presso l’Université Libre di Bruxelles. Mi aveva contattata nell’aprile 2017 a riguardo di questo suo progetto, avevamo avuto degli scambi e da allora è anche membro di questa nostra News Letter.
Grazie all’amica Colette, ho saputo che la tesi di Apolline il cui titolo è « Des béguinages à l’architecture féministe. Comment interroger et subvertir les rapports de genre matérialisés dans l’habitat ? » (Dai beghinaggi all’architettura femminista. Come interrogare e sovvertire i rapporti di genere materializzati nell’abitato ? » ha ricevuto il premio dell’Université des Femmes, premio che ricompensa ogni anno dal 1996 due lavori di fine ciclo che abbiano sviluppato una problematica “donne” con le categorie dell’analisi femminista. Le nostre più vive congratulazioni ad Apolline che ringrazio per avermi trasmesso il link di consultazione del suo testo. Buone vacanze ben meritate a lei e anche a noi.

Pro memoria : il nostro “begardo” Graham Keen organizzerà il mercoledì 26 settembre una visita guidata a due beghinaggi di  Gent. Per info e iscrizioni entro il 12 settembre, scrivere a grahamfranciskeen@gmail.com

4/2018 Marie d’Oignies (22-06-2018)

Prima che nel 1228 Gregorio IX proibisse la predicazione dei laici,  ad alcuni uomini e donne di particolare carisma e autorevolezza era concessa la facoltà di predicare, il cosìdetto mandatum predicandi.  Il libro “Anche i laici possono predicare?” (E.Bianchi, C.U.Cortoni, F.  Mandreoli, R.Saccenti, Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose, 2017, p10) annovera tra le donne che godettero di questo riconoscimento, oltre alla celeberrima Ildegarda di Bingen, anche la beghina Marie d’Oignies (1177-1213). Ricordiamo allora nella rubrica Ritratti di beghine questa straordinaria beata vissuta nell’attuale Belgio, il quale ne conserva il culto e le reliquie. In particolare ricordiamola il 23 giugno, data della sua morte avvenuta all’età di 36 anni. Ricordiamola per la sua amorevolezza verso i sofferenti nel lebbrosario di  Willambroux e per la sua rigenerante autorevolezza. Grazie a questa, coinvolse il marito Jean nell’impegno di una santità di coppia e cambiò la vita di Jaques de Vitry il quale,  per seguirla, lasciò una brillante carriera di cattedratico a Parigi. A lui, grande ammiratore delle beghine, dobbiamo la “Vita di Marie d’Oignies” (1216). Intorno a Marie si formò la prima comunità beghinale storicamente accertata

3/2018 Angelina da Montegiove (7-05-2018)
Anna Clotilde Filannino di fronte al ritratto della Beata Angelina da Montegiove

Molte persone pensano che in Italia non sia esistito un movimento beghinale. Dobbiamo per fortuna contraddirle e affermare anzi che fu diversificato, con nomi diversi (humiliate, bizzoche, pinzochere…) a seconda delle regioni di residenza, e alquanto numeroso. Scrive Mario Sensi “Fu un movimento variegato…chi intende studiare il fenomeno si imbatte in una galleria di forme irregolari di vita religiosa …con un intreccio di aspirazioni alla vita contemplativa e di ragioni socio-religiose ed economiche che avevano impedito ad alcune donne di entrare in monastero” (Mario Sensi,”Mulieres in Ecclesia”. Storie di monache e bizzoche, Centro Italiano di studi sull’alto medioevo, Spoleto, 2010, Tomo primo e secondo p.68)
Grazie alla collaborazione di sr Anna Clotilde Filannino, profonda studiosa e intima conoscitrice della beata Angelina da Montegiove dei Conti di Marsciano (1357-1435), fondatrice della congregazione a cui anche Anna Clotilde appartiene, troverete nella galleria dei ritratti beghinali quello di una storia esemplare del mondo bizzocale italiano. Cliccando sul nome in blù della beata Angelina potrete inoltre leggere la versione integrale del contributo inviatomi dalla sua figlia spirituale Anna Clotilde, che ringrazio di cuore. Angelina da Montegiove, ultima di quattro figli del conte Giacomo da Binolo e di Alessandra Salimbeni, orfana in tenerissima età, andò sposa nel 1383 a Giovanni da Termis. Rimasta vedova dopo solo pochi anni, distribuì tutti i suoi beni ai poveri e più tardi fondò un monastero aperto a Foligno, molto simile a una comunità beghinale che mantenne a lungo il suo stile nonostante le pressioni clericali.

2/2018 Beginen-Reise 2018 (18-04-2018)
Brita Lieb

Il “viaggio beghinale” che Brita Lieb e la DACHVERBAND  DER  BEGINEN organizzano ogni anno, avrà quest’anno come meta la Svizzera. Perché proprio la Svizzera ? “ Perché la Svizzera ha avuto fin dal 1998, un’eccellente ricerca sulla storia del movimento beghinale e perché la presenza delle beghine vi era particolarmente densa”, leggiamo nella lettera di invito al viaggio. Per esempio a Basilea nella metà del  XIV secolo c’erano ben 22 case di beghine.
Perciò dal 29 aprile al 3 maggio, un folto gruppo di donne viaggeranno tra Basilea, Zurigo, San Gallo, Friburgo e la zona del lago di Costanza, imparando molto sulle “Suore Bianche”, sulle sorelle della foresta, sulla “danza della morte”, ma anche sull’espulsione, a volte davvero traumatica, subita dalle beghine della Svizzera.
Avendo il privilegio di partecipare a una parte di questo viaggio, spero di poterne poi fare una restituzione anche per voi che avreste desiderato esserci, ma questa volta non sarà stato possibile, a causa del limitato numero di partecipanti.

1/2018 “La nuit des béguines”, a new book (09-01-2018)

Il caro amico Michel Wolff mi segnala la pubblicazione del romanzo di Aline Kiner, La nuit des béguines ( La notte delle beghine), editrice Liana Levi, per noi di particolare interesse, dato il tema : le beghine a Parigi nel XIV° secolo. Mi limito a darvi le informazioni ricevute e ad invitare chi lo leggesse ad inviarci una recensione. Eccone una : La nuit des béguines
In italiano : La notte delle beghine, di Aline Kiner (Autore), Alberto Folin (Traduttore), Neri Pozza, 2018

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